Corea, Seul: “Il missile poteva raggiungere i 5000 km, vicini a nuovo test nucleare”
Il missile lanciato martedì dalla Corea del Nord ed esploso in mare dopo aver sorvolato il Giappone avrebbe percorso solo circa la metà del tragitto massimo per il quale sarebbe stato progettato, ovvero circa 5mila chilometri. È quanto sostengono le forze armate sudcoreane dopo aver analizzato i dati del lancio del missile balistico poi finito nel Pacifico. Secondo l'ipotesi, contenuta in un'analisi sulla vicenda depositata presso il parlamento di Seul, il missile lanciato darebbe il vettore denominato Hwasong-12, un razzo a medio raggio ma fatto partire con una potenza ridotta che gli ha permesso comunque di arrivare a percorrere 2.700 km con un'altitudine massima di 550 km.
Secondo Seul il lancio non è solo una nuova provocazione del regime di Pyongyang ma potrebbe essere il preludio di nuovi test per missili balistici e soprattutto per un sesto test nucleare. Per la Corea del Sud quindi il lancio si configurerebbe come una prova per miglioramenti nelle capacità sul fronte delle testate nucleari e dei relativi strumenti di trasporto come i missili.
Intanto, nonostante la condanna unanime del consiglio di sicurezza Onu, la Corea del Nord continua a lanciare proclami bellicosi. Dopo aver minacciato la base Usa di guam, Aatraverso un messaggio video sulla Tv di Pyongyang, infatti, l'agenzia ufficiale nordcoreana ha puntato il dito questa volta proprio contro il Giappone affermando: "Tokyo alleata con gli Usa, sta rischiando l'autodistruzione". Nel messaggio è stata citata esplicitamente l'isola di Hokkaido, sorvolata martedì scorso dal missile.