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Corea del Sud, ventenne picchia la commessa di un negozio perché crede che sia una femminista

Il giovane ha detto alla vittima: “Dato che hai i capelli corti, devi essere femminista. Io sono un maschilista e penso che le femministe meritino di essere aggredite”.
A cura di Davide Falcioni
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"Aveva i capelli corti, credevo fosse una femminista". Con questa motivazione alcune notti fa un uomo sudcoreano ha aggredito la commessa di un negozio di Jinju, nel sud-est del Paese. I fatti sono avvenuti intorno alla mezzanotte di venerdì e sono stati ripresi dalle telecamere della zona: il giovane è entrato nel mini-market ed ha picchiato la lavoratrice, per poi prendere a calci e pugni anche un uomo che era intervenuto in sua difesa.

Quando la polizia l'ha fermato, alcune ore dopo, l'aggressore ha candidamente ammesso di aver detto alla donna: "Dato che hai i capelli corti, devi essere femminista. Io sono un maschilista e penso che le femministe meritino di essere aggredite". Cosa che effettivamente ha fatto pochi istanti dopo. L'uomo – come ha ricostruito la BBC – ha continuato la sua aggressione finché non è stato fermato dalla polizia giunta sul posto. Le autorità hanno detto che era in stato di ubriachezza e che gli era stata precedentemente diagnosticata e curata la schizofrenia.

Sebbene sia tra i Paesi asiatici economicamente più avanzati, la Corea del Sud non brilla per il rispetto dei diritti delle donne. Negli ultimi anni infatti si è ovunque diffuso un sentimento antifemminista, in particolare tra i giovani che si sentono svantaggiati da quella che ritengono sia una discriminazione alla rovescia.

Dopo l'aggressione, avvenuta venerdì scorso, la donna, ventenne, ha riportato gravi lesioni all'orecchio e ai legamenti, ma non era in pericolo di vita. Il cliente intervenuto in suo soccorso ha riportato anche fratture al viso e a una spalla dopo essere stato colpito con una sedia. Lunedì un tribunale ha approvato un mandato d'arresto, consentendo alla polizia di tenere in custodia il presunto colpevole. I media locali riferiscono che il sospettato ha negato alcune accuse, dicendo che era ubriaco e non riusciva a ricordare nulla dell'aggressione.

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