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Corea del Nord minaccia USA: “Missile sul Giappone solo l’inizio, ora puntiamo su Guam”

Lʼavvertimento di Pyongyang a Washington suona quasi come una dichiarazione di guerra: “Le nostre prossime mosse dipendono dal vostro comportamento”. E Trump ha già fatto sapere che sul tavolo ci sono tutte le opzioni, “anche quella militare”.
A cura di Biagio Chiariello
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La “forte condanna” del Consiglio di Sicurezza dell’Onu non è servita a far desistere la Corea del Nord. Il missile che ha sorvolato il Giappone è solo il "preludio per l’isola di Guam”. La minaccia di Kim Jong Un agli Stati Uniti, riferita da alcune fonti del regime di Pyongyang alla Cnn, sa quasi di dichiarazione di guerra. "Le nostre prossime mosse dipendono dal comportamento di Washington", avrebbe avvertito il leader nordcoreano. Nello specifico, Kim ha invitato a scegliere altri obiettivi per i test balistici nel Pacifico, evidenziando come l'ultimo lancio è stato "il primo passo delle operazioni militari dell'esercito popolare di Corea nel Pacifico e un significativo preludio per il contenimento di Guam", oltre che una risposta alle manovre militari congiunte in corso tra Seul e Washington.

L'importanza di Guam

Guam, distante circa tremila chilometri dalla capitale nordcoreana, è la sede di strategiche e importanti basi navali e aeree americane, pronte a supportare azioni nella penisola coreana in caso di emergenze. La scorsa settimana il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, ha accolto con favore il proposito di Pyongyang di mettere finalmente da parte le provocazioni dopo il nulla di fatto della minaccia di lancio di quattro missili verso Guam, auspicando la speranza di un dialogo possibile "in un futuro vicino". Da parte sua, il presidente Donald Trump ha messo in guardia che "tutte le opzioni sono sul tavolo, incluse quelle militari", in risposta agli ultimi eccessi nordcoreani.

La condanna dell'ONU

Dopo il lancio avvenuto nella notte tra lunedì e martedì convocato d'urgenza il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Pyongyang è stata condannata all’unanimità “per le sue azioni oltraggiose e le minacce contro un altro Stato membro dell’Onu” ed è stato chiesto ”che tali atti cessino immediatamente”. Nella dichiarazione ufficiale è stato chiesto al regime di Kim Jong Un di abbandonare tutte le armi nucleari e i programmi nucleari esistenti in modo completo, verificabile, irreversibile, e di non condurre ulteriori test, oltre a rispettare le risoluzioni Onu. “Il Consiglio di Sicurezza è deciso nel suo impegno per una penisola coreana denuclearizzata, e sottolinea l’importanza di azioni concrete e immediate da parte della Nord Corea per ridurre le tensioni nella penisola e altrove”.

Cosa dice l'Italia

Durante la riunione di emergenza al Palazzo di Vetro di New York, stando a quanto emerso, l'Italia ha condannato “nei termini più forti” l'ultimo lancio del missile da parte della Corea del Nord, che rappresenta “una provocazione grave, inaccettabile e senza precedenti”. L'ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente dell’Onu, ha sottolineato che continuando a perseguire il suo programma nucleare e balistico, il regime nordcoreano sfida sistematicamente l'autorità del Cds e la volontà della comunità internazionale.

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