Corea del Nord: “Cia e Corea del Sud hanno tentato di uccidere Kim Jong Un con una sostanza chimica”
Uomini dei servizi segreti statunitensi e di quelli sud-coreani hanno tentato di uccidere Kim Jong Un, presidente della Corea del Nord. A muovere l'accusa è l'intelligence di Pyongyang, secondo cui l'attentato – fallito – sarebbe stato condotto con una sostanza bio-chimica. È quanto si legge sull'agenzia di stampa di Stato nordcoreana Kcna.
Il tentato omicidio avrebbe avuto luogo lo scorso 16 aprile e – secondo quanto riportano i servizi segreti nordcoreani – la Cia sarebbe riuscita a corrompere un cittadino di nome Kim, a cui sarebbero state affidate "sostanze radioattive e microparticelle velenose". In risposta all'attentato alla vita del capo del governo di Pyongyang la Corea del Nord ha minacciato una "rappresaglia contro il terrorismo": "Staneremo e distruggeremo senza pietà chi attenta alla nostra autonomia" – ha dichiarato alla tv di stato il ministro della sicurezza nord coreano, riferendosi in particolare agli Stati Uniti e ai "burattini", come sono stati definiti i "cugini" della Corea del Sud. Per il momento Washington e Seul non hanno replicato alle accuse.
Se l'accusa della Corea del Nord sia solo l'ennesimo capitolo di una guerra di propaganda è presto per dirlo. Quel che è certo è che proprio in contemporanea con la rivelazione del fallito attentato a Kim Jong Un il leader nordcoreano si è recato in visita ispettiva del reparto dell'esercito che nel 2010 bombardò un'isola sudcoreana. Quell'attacco – portato con 170 proiettili di artiglieria esplosi sull'isola di Yeonpyeong – provocò la morte di 4 persone, due delle quali erano civili, innalzando ovviamente le tensioni ed il rischio di un conflitto con la Corea del Sud. Tensione che però è decisamente alle stelle anche negli ultimi mesi, da quando cioè la Corea del Nord ha intrapreso una serie di test militari lanciando missili nucleari in mare.