Coprì abusi di sacerdote pedofilo, arcivescovo di Adelaide condannato a un anno di carcere
Nonostante fosse stato informato dalle stesse vittime, avrebbe nascosto gli abusi sessuali di un sacerdote sui ragazzini che frequentavano la chiesa permettendo al prete pedofilo di continuare ad esercitare e ad essere in contatto con altre potenziali vittime. Per questo motivo Philip Wilson, arcivescovo di Adelaide, è stato condannato ad un anno di carcere da un tribunale australiano divenendo il più alto prelato cattolico al mondo ad essere condannato per questo tipo di reato. Il 64enne arcivescovo, che è anche vice presidente della Conferenza Episcopale Australiana, era stato dichiarato già colpevole in maggio da un tribunale di Newcastle, a nord di Sydney, ma non aveva rinunciato al suo ruolo nella chiesa.
Wilson comunque potrebbe evitare il carcere. Il suoi legali hanno chiesto una pena alternativa a causa della sua età e delle condizioni di salute e i giudici decideranno entro agosto se consentirgli i domiciliari. La sentenza però ha stabilito che dovrà rimanere agli arresti almeno sei mesi e solo successivamente potrà chiedere e ottenere la libertà condizionale. Il prelato è stato condannato "per aver tenuto segreti gravi reati", cioè gli abusi sessuali su quattro minori compiuti dal sacerdote James Fletcher negli anni 70, quando entrambi servivano nella diocesi di Maitland, presso Newcastle. Per l'accusa, Monsignor Wilson sapeva dei comportamenti di Fletcher, riconosciuto poi abusatore seriale e morto in prigione nel 2006 a 65 anni, un anno dopo la condanna per pedofilia per altri casi, ma non avrebbe mia detto nulla alla polizia.
Come ricostruito nel processo, gli adolescenti vittime di abusi trovarono la forza di confidare tutto a Wilson credendo di trovare una voce amica ma l’arcivescovo, all'epoca un giovane sacerdote, non fece nulla. Durante il processo una delle vittime, l’ex chierichetto Peter Creigh, ha dichiarato di aver descritto nei dettagli a Wilson l’abuso che aveva ricevuto così come aveva fatto un’altra vittima, a cui però i prelato avrebbe ordinato di recitare dieci preghiere come punizione per la bugia. Di fronte alle accuse Wilson ha sempre sostento la sua innocenza dicendo di non ricordare la confessione dei ragazzini e di non essere pertanto mai venuto a conoscenza delle azioni di James Fletcher