Convinto di essere stato tradito, si suicida: l’ex moglie pronta al test del DNA
Era praticamente certo che la moglie lo tradisse e che il padre del loro quarto e ultimo figlio fosse un altro. Esasperato e avvilito, Damien Olverson, si è tolto la vita a 43 anni dopo la separazione da Joanna Olverson, 35 anni. L’imprenditore agricolo, soffriva da tempo di una grave depressione, anche e soprattutto per i sospetti legati al presunto tradimento. Lo scorso 2 gennaio, è stato trovato impiccato a un albero all’interno della sua azienda agricola a Ormskirk, nel Lancashire. Una serie di sfortunati eventi ha contribuito a far precipitare la sua situazione familiare: l’ultimo disastroso raccolto, avrebbe contribuito a spingere Olverson a bere e a sviluppare veri e propri problemi di alcolismo. Come detto, l’uomo nutriva fortissimi sospetti sulla fedeltà di sua moglie, e in particolare sulla paternità del figlio ultimogenito. Il rapporto con Joanna è così naufragato, tanto da sfociare nell’agosto 2016 nella separazione. L’autopsia ha poi dimostrato che quando si è suicidato il 32enne aveva in corpo 377 milligrammi di alcol: oltre il quadruplo del limite consentito per guidare.
Anche il padre di Damien, Eric Olverson, ha messo in discussione la paternità del quarto figlio. Effettivamente la donna, dopo la separazione aveva trovato un nuovo compagno, Paul Latimer, ma il sospetto del suocero è che quella relazione “andasse avanti già da quando era insieme a Damien” e che “il padre del bambino fosse l’altro uomo”. Ed ora Joanna è pronta a fare chiarezza: “Se lo pagate voi, farà il test del DNA”. La donna ha già chiarito con le autorità di Preston, che seguono le indagini, che “la causa della fine del matrimonio è stata la sua dipendenza dall’alcool: beveva dalla mattina alla sera, e i nostri figli non meritavano di vedere quello spettacolo” e che “il mio rapporto con Paul è nato dopo la separazione”.