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Covid 19

Contro le varianti del Covid arriverà nel 2022 una versione aggiornata del vaccino Pfizer-BioNtech

Il numero uno di BioNtech, Ugur Sahin, ha dichiarato che nel 2022 sarà probabilmente necessario un aggiornamento del vaccino anti Covid messo a punto insieme a Pfizer per proteggere dall’insorgere di nuove varianti del virus: “Non abbiamo motivo di presumere che il virus di prossima generazione sarà più facile da gestire per il sistema immunitario rispetto alla generazione esistente”.
A cura di Ida Artiaco
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"Quest'anno non è necessario. Ma per la metà del prossimo anno la situazione potrebbe essere differente". Così il numero uno di BioNtech, Ugur Sahin, ha aperto ad una nuova versione aggiornata del vaccino anti Covid realizzato con Pfizer per proteggere contro l'insorgere di varianti del virus. L'amministratore delegato dell'azienda tedesca, come ha riferito il Financial Times, ha infatti spiegato che con il passare del tempo potrebbero emergere mutazioni in grado di evadere le difese immunitarie del corpo. Quelle al momento in circolazione, seppur altamente contagiose come nel caso della Delta, non sono ancora capaci di mettere a rischio l'efficacia degli attuali vaccini, ha aggiunto.

La terza dose in tal senso, ha precisato Sahin, può affrontare la varianti ma il virus cambierà ancora e richiederà quasi certamente una versione aggiornata per rispondere alle future mutazioni, che potrebbe arrivare già a metà del 2022. "Questo virus rimarrà e si adatterà ulteriormente", ha sottolineato ancora il numero uno di BioNtech, aggiungendo che "non abbiamo motivo di presumere che il virus di prossima generazione sarà più facile da gestire per il sistema immunitario rispetto alla generazione esistente. Questa è un'evoluzione continua, ed è appena iniziata", ha detto.

BioNtech ha collaborato con il colosso farmaceutico statunitense Pfizer Inc. per sviluppare il suo vaccino contro il Covid-19. Il mese scorso, le aziende hanno presentato i dati iniziali alle autorità di regolamentazione americane sull'uso del vaccino nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, segno dei continui progressi degli studi scientifici per combattere la pandemia di Covid-19. Lo ha sottolineato negli ultimi giorni anche il virologo Anthony Fauci che ha commentato in maniera entusiasta la notizia di un nuovo farmaco sviluppato da Merck, la pillola antivirale che ha mostrato di ridurre del 50% i ricoveri di pazienti affetti da Covid-19. "I risultati degli studi sono impressionanti – ha detto in una intervista alla Cnn -. Gli Stati Uniti stanno voltando pagina rispetto al più recente balzo di casi di Covid".

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