Contro la Russia c’è chi sta svuotando le bottiglie di vodka
Baristi che pubblicano video in cui svuotano intere bottiglie nel lavandino, autorità politiche che invitano esercizi commerciali al boicottaggio: è quanto sta avvenendo negli ultimi giorni in Australia, Usa e Canada, dove alcuni pub e negozi hanno deciso di non vendere più la vodka, la celebre bevanda di origine russa. Il motivo? Ovviamente la guerra scoppiata in Ucraina. Il boicottaggio vuole essere un gesto di solidarietà internazionale verso la popolazione ucraina, costretta in questi giorni a fuggire dal proprio paese per scappare dalle bombe, a rimanere nascosta nei seminterrati o ad arruolarsi. Ma si tratta di una mossa che non ha grande valore, se non simbolico.
Negli Usa sono sei gli Stati i cui Governatori hanno chiesto il boicottaggio della vodka. Christopher Sununu, governatore del New Hampshire, ha firmato un ordine esecutivo per imporre la rimozione dei prodotti di origine russa dagli scaffali dei negozi. Stessa cosa il governatore dello Utah, Spencer Cox, e quelli di West Virginia, Ohio, e Pennsylvania. Il governatore del Texas ha invece chiesto ai negozianti di rimuovere volontariamente i prodotti russi dagli scaffali. Un gesto, come detto, puramente simbolico dato che non può avere alcun effetto sull'economia russa.
Secondo quanto riportato dalla Cnn, meno dell'1% della vodka consumata negli Stati Uniti viene prodotta in Russia. Più della metà viene prodotta proprio negli Usa. Il Distilled Spirits Council (DISCUS) ha stimato che dal 2011 l'importazione della vodka dalla Russia è in calo del 79%. Non solo: alcuni proprietari di bar stanno confondendo le marche che hanno nomi russi, da quelle prodotte in Russia. Con il risultato che in diversi hanno pubblicato video mentre gettavano la Stoli Vodka, prodotta in Lettonia e la cui sede dell'azienda è in Lussemburgo. Stoli Group è dovuta intervenire con una dichiarazione rilasciata alla Cnn, affermando che "condanna inequivocabilmente l'azione militare in Ucraina ed è pronta a sostenere il popolo ucraino, i nostri team e partner. Per decenni, Stoli Group ha sostenuto gli emarginati e coloro che rischiano un'aggressione ingiustificata. Ora siamo con tutti gli ucraini e i russi che chiedono la pace".