Continuano le violenze in Siria, 23 morti a Homs (VIDEO)
Nonostante la presenza degli osservatori delle Nazioni Unite, le violenze in Siria non tendono a scemare. Si contano almeno 23 soldati uccisi, appartenenti al regime di Bashar al Assad, durante un conflitto a fuoco con gli attivisti dell'opposizione di Rastan, ad Homs. Non è servito a nulla il cessate il fuoco imposto dall'ONU: ad un mese dall'annuncio, infatti, le violenze sono continuate nel Paese in maniera indiscriminata. L'ordine è stato disatteso sia dal regime che dalla compagine dei ribelli.
Uccisi cinque civili, tra i quali c'era una donna: a riferirlo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. Ferite altre 40 persone e tre versano in gravi condizioni. L'attacco, inoltre, ha provocato incendi in diverse abitazioni. Le forze lealiste hanno lanciato l'offensiva nel fine settimana per riprendere sotto il proprio controllo l'area controllata dai ribelli del Libero Esercito Siriano. La città è stata colpita da granate e razzi, a partire dalle tre di notte, secondo quanto riferiscono diverse fonti di opposizione. Caduto anche Ahmat Ayoub, comandate del Libero Esercito. Rastan è situata a 25 chilometri a nord di Homs e rappresenta uno dei principali punti di reclutamento di coscritti sunniti per l'esercito di Damasco, composto da ufficiali di minoranza alauita.
Nuove sanzioni per la Siria dall'Unione Europea: contro il regime di Damasco sono state elaborate nuove sanzioni, dopo la riunione dei ministri degli esteri dell'Ue svoltasi a Bruxelles. Tale decisione rappresenta la quindicesima tornata per cercare di mettere fine al regime di Assad.