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Continuano le proteste in Venezuela: 17enne ucciso durante una manifestazione

Il giovane è morto e diverse altre persone sono rimaste ferite nel corso degli ultimi scontri tra manifestanti e polizia a Caracas.
A cura di Susanna Picone
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Ancora una vittima nelle proteste in Venezuela. Si tratta di un ragazzo di appena diciassette anni, morto ieri nel corso di una manifestazione, secondo quanto confermato dalla Procura Generale. L’adolescente è stato ucciso dalle forze dell'ordine durante una protesta per chiedere le dimissioni del presidente Nicolas Maduro nel quartiere Chacao della capitale Caracas. Con lui sale a 66 il numero di morti dagli inizi di aprile a oggi. Il deputato dell'opposizione José Manuel Olivares ha raccontato che il manifestante è stato ucciso “colpito al petto da una bomba lacrimogena”. Oltre al giovane che ha perso la vita, diverse persone sono rimaste ferite nel corso di scontri tra manifestanti e polizia a Caracas.

L’ennesima protesta di Caracas degenerata in violenza arriva alla vigilia dell'incontro dei vescovi venezuelani con Papa Francesco, e dopo che lo stesso governo ha ammesso che ci sono stati eccessi nella repressione delle manifestazioni dell'opposizione. Riconoscendo gli abusi commessi dai militari, il ministro della difesa Vladimir Padrino Lopez ha lanciato un monito: “Non voglio vedere una guardia nazionale che commette atrocità nelle strade, chi non rispetta la linea dello Stato, per cui i diritti dell’uomo hanno importanza suprema, e chi non si comporta in modo professionale dovrà assumersi le sue responsabilità”.

L'obiettivo dell’ultima manifestazione era quello di protestare contro la riforma costituzionale lanciata da Maduro e respinta dall'opposizione come antidemocratica con cortei che dovevano raggiungere la sede centrale del Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) da diversi punti della città. Secondo l'arcivescovo di Caracas, cardinale Jorge Urosa Savino, il presidente venezuelano Maduro ha perso l'appoggio popolare e per questo motivo ha lanciato il suo progetto di riforma costituzionale pur di “impiantare un sistema totalitario, comunista, materialista e militarista”, che è “contrario agli interessi di tutti, ma specialmente dei più poveri”.

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