Congo, strage allo stadio: 15 morti negli scontri tra tifosi e polizia
Scontri allo stadio di Kinshasa, la capitale del Congo dove ieri sera 15 persone hanno perso la vita e altre 24 sono rimaste ferite – alcune in modo grave – in seguito ai disordini post gara tra le tifoserie di Asv, il Club Mazembe e la polizia. Gli scontri – molto violenti – hanno provocato il crollo di un muro dell'impianto sportivo, che avrebbe schiacciato numerose persone. A innescare la tragedia, paradossalmente, sarebbe stata la sconfitta della squadra locale. A quel punto i suoi sostenitori avrebbero dato vita a una furiosa protesta, sedata dalla polizia con il fitto lancio di gas lacrimogeni sugli spalti. I tifosi, accecati dai gas, si sarebbero riversati i massa verso le uscite dell'impianto sportivo. In molti sarebbero rimasti schiacciati, altri sono stati soffocati dalla calca.
André Kimbuta, governatore della capitale del Congo, ha confermato che le vittime sono 15 (alcune fonti parlavano di 18) poi si è recato insieme al ministro degli Interni all'ospedale Mama Yemo, dove alcuni dei feriti sono stati trasferiti. Kimbuta ha promesso "una commissione d'inchiesta per individuare le eventuali responsabilità". Radio Okapi ha riferito: "I tifosi dell'ASV Club non hanno apprezzato il gioco della squadra. Hanno quindi cominciato a lanciare oggetti nell'area di gioco, costringendo l'arbitro ad interrompere la partita più volte". L'incontro "si è concluso con una pioggia di pietre, seguita da una rissa, mentre il Tout Puissant Mazembe conduceva per un gol a zero".