Congo, guerriglia a Kinshasa. Stop alle adozioni fino settembre
Update 18.00 – Congo: Bonino promette a famiglie, non desistiamo – La "Farnesina sta facendo il massimo che può anche in condizioni difficili" per le 24 famiglie italiane bloccate a Kinshasa per l'adozione di bambini congolesi. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Emma Bonino, parlando a margine dell'Iniziativa Italia-Africa. "Tutti i giorni non desistiamo – ha sottolineato il capo della diplomazia italiana – dopodiché speriamo di venirne a capo a livello di mediazione diplomatica". "Aspettiamo il ministro della Famiglia il prima possibile", ha aggiunto, "senza demordere, con grande insistenza e determinazione, continuiamo giorno per giorno, essendo inteso che la situazione non è facile".
Tensione alta a Kinshasa, la capitale della Repubblica democratica del Congo, dove alcuni uomini armati hanno attaccato l'aeroporto internazionale e il quartier generale della tv e della radio di Stato (RTNC) e pare che abbiano preso in ostaggio alcuni giornalisti. Lo hanno riferito fonti ufficiali congolesi, sottolineando come nei vari attacchi siano rimasti uccisi quaranta ribelli: sedici all'aeroporto, otto alla tv di Stato e alti sedici allo Stato maggiore dell'esercito. Le forze di polizia, confermano fonti diplomatiche, "hanno ripreso il controllo di tutti i punti nevralgici, compresa la sede della tv pubblica". Non sono state segnalate vittime civili o tra le forze di sicurezza. Violenze anche a Lubumbashi, capitale della provincia congolese di Katanga.
La notizia dell'assalto è stata confermata all'Ansa da Enrico, uno dei papà italiani bloccati con altre 23 famiglie in Congo da un mese e mezzo per riportare nel nostro Paese i loro bimbi adottati. L'ambasciata italiana e la Farnesina stanno monitorando l'evolversi della situazione, ma secondo quanto riferito da un'altra coppia bloccata nello stato africano L'ambasciata italiana e la Farnesina stanno monitorando l'evolversi della situazione le adozioni sarebbero state chiuse almeno fino a settembre-ottobre 2014. "E' quanto ci hanno comunicato hanno riferito Michela Gentili e Andrea Minocchi. "Fate qualcosa, aiutateci a tornare con i bambini", hanno detto in una telefonata da Kinshasa ai parenti a Macerata.