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Conferenza sul futuro d’Europa, primo ok alle proposte dei cittadini per cambiare radicalmente l’Ue

La Conferenza sul futuro d’Europa arriva al suo momento clou, con la presentazione ufficiale di 325 proposte dei cittadini per cambiare radicalmente l’Unione.
A cura di Giacomo Andreoli
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Sono 325 le proposte arrivate dai cittadini europei e approvate dalla plenaria della Conferenza sul futuro d'Europa. L'iniziativa del Parlamento europeo, avviata lo scorso anno, arriva così al suo momento culmine: dopo decine di panel su vari argomenti (cambiamento climatico e trasformazione digitale, giustizia sociale, lavoro, salute, democrazia, gestione dell'immigrazione, educazione, giovani, sport e politica estera dell'Unione), ora ci sono delle idee scritte nero su bianco.

Le proposte sono state adottate per consenso dai membri della plenaria e hanno l'ambizione di raggiungere i 49 obiettivi che si erano posti i partecipanti e gli organizzatori della Conferenza. Ora, quindi, il documento finale verrà presentato alle istituzioni europee il prossimo 9 maggio, in occasione della festa dell'Europa. Saranno presenti la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola, il presidente di turno del Consiglio Ue Emmanuel Macron e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. E a quel punto Consiglio europeo e Commissione europea saranno chiamati a prendere delle decisioni a partire da quanto chiesto dai cittadini.

Le proposte nascono dalla messa in comune di tutte le raccomandazioni dei cittadini emerse nei 178 panel realizzati in un anno e da ben 43.734 contributi sulla piattaforma online multilingue. All'inizio, infatti, si erano scelte solo 800 persone a sorte, per un vero e proprio esperimento di democrazia diretta, ma nel corso dei mesi l'iniziativa si è espansa, unendo opinioni di migliaia di cittadini europei. Quindi, lo scorso 29 marzo, si è arrivati a un testo condiviso.

L'obiettivo più importante che i cittadini europei vogliono sia raggiunto è un cambiamento dei Trattati comunitari, che porti a maggiore integrazione politica e più democrazia: questo significa dare più poteri al Parlamento europeo e più competenze di cui occuparsi alle istituzioni del Vecchio Continente, a discapito dei singoli Stati nazionali. Ma non solo: anche eliminare l'obbligo dell'unanimità per le decisioni del Consiglio europeo, a cui basterebbe una maggioranza qualificata per qualsiasi via libera. Per questo motivo si sono ritenuti soddisfatti tutti i gruppi politici del Parlamento europeo, esclusi i deputati di nazionalisti di Identità e democrazia (presieduti dal leghista Marco Zanni) e i conservatori dell'Ecr (di cui fa parte Fratelli d'Italia). Per i rappresentanti di questi due gruppi “le proposte non riflettono l’opinione pubblica nell’Ue”.

Conferenza sul futuro d'Europa, cosa chiedono i cittadini all'Ue

I cittadini europei chiedono alle istituzioni un'Unione più indipendente sul piano energetico, soprattutto per affrontare il momento difficile che sta vivendo l'economia comunitaria e non doversi più trovare a dipendere da Paesi come la Russia. Più indipendenza viene richiesta anche sul piano produttivo, digitale e militare (con un esercito comune per scopi difensivi). Ma un obiettivo ancor più rilevante è quello della trasformazione dell'Ue nel leader mondiale della sostenibilità ambientale. Quindi si chiede un impegno per redistribuire davvero i richiedenti asilo tra i Paesi membri e per ridurre le sempre più forti disuguaglianze presenti nel Continente. Quest'ultimo obiettivo può essere raggiunto abbattendo la povertà grazie a: un salario minimo, alloggi sociali dignitosi per i più fragili e un aumento dei redditi coordinato al livello europeo. Per quanto riguarda la sanità, poi, i cittadini vorrebbero un'assistenza più diffusa, capillare e soprattutto a prezzi accessibili, laddove va pagata.

Dalle 325 proposte emerge poi la necessità di mettere al centro le giovani generazioni, sempre più protagoniste di un cambio di prospettiva sulle questioni della transizione verde e digitale, ma anche sull'uguaglianza di genere e di orientamento sessuale. E ancora, più nello specifico, i cittadini chiedono: la riduzione significativa dell'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici in tutti gli Stati membri; connessioni internet più veloci e più sicure; più zone interdette al traffico nelle città europee; criteri minimi comuni per la protezione degli animali da allevamento.

Qui il documento completo con tutte le proposte:

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