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Conferenza di Monaco, Von der Leyen: “Putin deve fallire e l’Ucraina vincere”

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenuta durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha ribadito che “è necessario fare pressione per fare in modo che i piani imperialistici di Putin e della Russia falliscano e che l’Ucraina vinca”.
A cura di Chiara Ammendola
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“Dobbiamo fare pressione e continuare il massiccio sostegno militare che è necessario per fare fallire il piano imperialistico di Putin e permettere all’Ucraina di vincere”, così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in un panel con la premier finlandese, Sanna Marin.

La presidente della Commissione europea ha esortato i paesi occidentali a continuare il massiccio sostegno militare con lo scopo di far fallire il piano imperialistico di Putin. “Dobbiamo chiarire al mondo che i piani imperialistici di Putin sono assolutamente inaccettabili. Non accetteremo mai questa guerra imperialista” ha detto von der Leyen che ha poi aggiunto: “Non accetteremo che Putin calpesti il diritto internazionale. Non accetteremo che possano essere inviati carri armati per invadere un Paese vicino”.

“È necessario fornire all’Ucraina tutto quello di cui hanno bisogno per vincere questa guerra”, ha aggiunto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante il suo intervento. E di armi ha parlato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba: “L’Ucraina avrà i caccia. È solo una questione di tempi e procedure – le sue parole a margine della conferenza – ci vorrà un po’ più di tempo rispetto ai carri armati, ma alla fine avremo gli aerei da combattimento. Sono sicuro che il Regno Unito avrà una parte in questo”.

A margine della conferenza si è infatti tenuta una riunione tra i ministri degli Esteri dei membri del G7, che ha visto quindi la partecipazione di GiapponeGermaniaItaliaCanadaFranciaStati Uniti e Regno Unito. L’Italia è stata rappresentata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Al termine della riunione i membri del G7 si sono detti convinti nell'impegno "a mantenere e intensificare le sanzioni contro la Russia allo scopo di limitare il suo sforzo bellico, e contro quegli stati che forniscono sostegno materiale alla guerra illegale della Russia contro l'Ucraina". I ministri degli Esteri si aspettano che "paesi terzi non eludano e indeboliscano queste misure, e invitano terze parti a mettere fine all'assistenza all'esercito russo e alle sue forze affiliate", o dovranno pagare un prezzo alto.

Nel frattempo la Cina ha annunciato che presenterà la sua posizione su una soluzione politica della crisi in Ucraina, mentre la Gran Bretagna ha proposto un cambiamento del Trattato Atlantico della Nato per proteggere l'Ucraina da una futura aggressione russa, garantendo a Kiev un sostegno a lungo termine.

Dure le parole di segretario di Stato americano, Antony Blinken, che ha invece ribadito le accuse contro la Russia, già lanciate dalla vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, di aver commesso crimini contro l'umanità.

“Riserviamo le determinazioni di crimini contro l'umanità ai crimini più eclatanti – ha detto Blinken – non ci può essere impunità per questi crimini. Tutti i responsabili devono essere chiamati a rispondere. I membri delle forze russe hanno commesso uccisioni in stile esecuzione di uomini, donne e bambini ucraini”. Blinken ha accusato le truppe russe di aver "torturato i civili in detenzione con percosse, fili elettrici e finte esecuzioni" e "stuprato e, insieme ad altri ufficiali russi, deportato centinaia di migliaia di civili ucraini in Russia, compresi i bambini che sono stati separati con la forza dalle loro famiglie”.

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