Conduttore radiofonico no vax e antiabortista morto di covid, diceva: “Vaccino contiene feti abortiti”
Bob Enyart, conduttore radiofonico statunitense noto per le sue posizioni antiabortiste e novax, è morto di covid dopo aver rifiutato il vaccino. Il 66enne Enyart, che era anche pastore della Denver Bible Church, si è spento in ospedale dopo una breve battaglia conto il coronavirus. Enyart aveva apertamente e pubblicamente rifiutato il vaccino anti covid e dai microfoni della radio aveva più volte esortato altri a "boicottare" il vaccino sostenendo che per i test erano state usate cellule di feti umani abortiti, ma il virus ha colpito anche lui duramente e lo ha ucciso. Il 66enne era apparso in pubblico l'ultima volta a Ferragosto a San Antonio, in Texas, poi si era ammalato nelle scorse settimane insieme alla moglie, anche lei non vaccinata e ora ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Le condizioni dell'uomo si son aggravate col passare dei giorni fino al ricovero decesso.
Entrambi hanno rifiutato il vaccino e si sono fatti promotori di una campagna di protesta contro l'uso di cellule fetali per i test in laboratorio sui vaccini anti covid nonostante sia stato spiegato più volte che si tratti di una bufala. Del resto il conduttore radiofonico, dichiaratamente di destra e conservatore, si è fatto promotore di diverse campagne mediatiche contro i più svariati provvedimenti anti contagio che sono stati presi nel paese.
Durante la pandemia infatti si è era opposto ad esempio all'obbligo di mascherina definendo "nazisti" o "burocrati maniaci del controllo" le autorità che imponevano simili obblighi nello stato. La stessa Denver Bible Church di cui faceva parte aveva sfidato le politiche del governatore del Colorado in merito ai limiti di partecipazione per le funzioni religiose, intentando una causa contro lo stato. Attraverso il suo programma Real Science Radio inoltre regolarmente spingeva la discussione su temi antiscientifici, compreso il creazionismo.