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Il condannato ha problemi mentali, pena di morte annullata all’ultimo momento

Sospesa l’esecuzione di Robert James Campbell, condannato a morte in Texas. In extremis una corte d’appello di New Orleans ha accolto la richiesta del legale del detenuto: l’uomo non può essere ucciso a causa di deficit cognitivi.
A cura di S. P.
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Era prevista per le sette di ieri sera ora locale, l’una di notte in Italia, l’esecuzione di un condannato a morte in Texas. Una esecuzione che sarebbe arrivata dopo quanto accaduto in Oklahoma – dove le autorità hanno deciso di sospendere per sei mesi la pena capitale dopo le polemiche sulla sofferenza causata a un condannato – ma che alla fine è stata cancellata. Il condannato a morte, si tratta del 41enne Robert James Campbell, è stato infatti salvato all’ultimo minuto. Una corte d’Appello di New Orleans ha deciso, dopo la richiesta dell’avvocato del condannato, di fermare tutto a causa di deficit cognitivi dell’uomo. I giudici del Texas hanno stabilito che giustiziare una persona con ritardi mentali è incostituzionale, fissando il limite a un quoziente intellettivo di 70 punti.

L’uomo è accusato dello stupro e dell'uccisione di una ragazza avvenuto in una stazione di benzina a Houston. I suoi avvocati hanno anche chiesto alle autorità texane di tramutare la sua pena nel carcere a vita. Il caso della condanna a morte di Campbell aveva creato polemiche anche per quanto avvenuto in Oklahoma, con il governo del Texas che aveva sostenuto di uccidere i propri carcerati con i migliori standard e di non volere assolutamente sospendere l'esecuzione.

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