Condannato il rapper Pablo Hasel: 1 anno e 4 mesi di carcere per lesa maestà

Condannato a 1 anno e 4 mesi in più di carcere: il rapper Hasél, dopo l'arresto avvenuto in Spagna in seguito ad alcuni suoi tweet contro la Corona e al testo di una sua canzone che, secondo l'accusa, avrebbe inneggiato al terrorismo, dovrà aggiungere la pena ai precedenti 9 mesi di condanna per apologia di terrorismo. Il cantante si sarebbe rifiutato di pagare quasi 30mila euro di pena accessoria e per questo motivo i giudici hanno optato per un ulteriore anno di galera. Lo ha deciso l'Audiencia Nacional e lo riportano tutti i media spagnoli. Hasel potrà evitare il carcere in un solo modo: pagando i 30mila euro o pignorando i suoi beni per un valore sufficiente.
L'artista al momento non soddisfa nessuna delle due opzioni. Non è però finita qua, perché contro di lui restano altri capi d'accusa che non sono stati ancora discussi in aula. La sua storia è apparsa più che mai assurda al popolo spagnolo: una squadra di polizia in assetto antisommossa che fa irruzione in un'Università per arrestare non un terrorista, ma un rapper accusato di apologia del crimine. Il tutto perché nei testi di alcune canzoni sbeffeggiava la politica della casa regnante, accompagnando il suo pensiero ad alcuni tweet. Per lui è iniziata una protesta che poi è sfociata in altro: dalla li bertà di pensiero e di espressione alla richiesta dell'indipendenza catalana, passando per la richiesta di trasformare e riformulare le forze di polizia.
Le proteste sono poi divenute disordini dai tratti anarchici estesi in tutto il Paese, ma neppure questo ha fatto arretrare la corona e la giustizia spagnola. Hasel è stato arrestato e processato mentre le proteste di piazza, fuori dal carcere, sono state interrotte con violenza dalle forze armate. La violenza, in realtà, è stata l'ingrediente principale da entrambe le parti: proprio in occasione di questi disordini sono stati arrestati 6 italiani, di cui una con l'accusa grave di tentato omicidio