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Condanna durissima per Nassar: 175 anni di carcere per il medico molestatore delle ginnaste

L’ex medico passerà probabilmente in carcere il resto della sua vita. L’uomo sta già scontando 60 anni per possesso di materiale pedopornografico. “Ho appena firmato la sua condanna a morte” ha detto il giudice Rosemarie Aquilina durante la sentenza.
A cura di Biagio Chiariello
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“Ho appena firmato la sua condanna a morte, non ha il diritto di uscire di nuovo da una prigione", parole pesanti come un macigno quelle che il giudice Rosemari Aquilina ha rivolto a Larry Nassar, nel pronunciare la sentenza nel processo per accuse di abusi sessuali su ragazze e ragazzi. Pesanti come, del resto, è la condanna: da un minimo di 40 fino a un massimo di 175 anni di prigione per l'ex medico della nazionale di ginnastica Usa. Nassar, accusato da varie atlete, comprese diverse olimpioniche, aveva ammesso parte delle imputazioni a suo carico ed era già stato condannato a 60 anni di prigione per possesso di materiale pedopornografico. L’ex medico — che oggi ha 54 anni — non potrà uscire dal carcere per almeno 25 anni. Aquilina ha detto che le sue azioni erano “precise, calcolate, premeditate, disdicevoli” aggiungendo: “Per me è un onore e un privilegio condannarla. Non ha fatto mai nulla per controllare i suoi impulsi e non merita di uscire mai più dal carcere”.

Il caso Nassar e le accuse delle olimpioniche

Durante l’udienza, il giudice aveva elogiato l’atteggiamento delle ginnaste che avevano trovato il coraggio di raccontare  di fronte a Nassar. Era stato il giornale Indianapolis Star a pubblicare per primo la notizia relative alle accuse di abusi nei suoi confronti.  Almeno 150 donne avevamo ammesso di essere state oggetto di violenza da parte di Nassar. Tra queste ci sono anche le campionesse olimpiche Alexandra Raisman, Gabby Douglas, Jordyn Wieber e Simone Biles, vincitrici delle medaglie d’oro alle Olimpiadi di Londra del 2012 e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. A destare scalpore erano state le dichiarazioni di McKayla Maroney, che aveva detto di essere pagata dalla federazione statunitense di ginnastica per tacere i ripetuti abusi subiti da Nassar. "Nassar ha trovato nella ginnastica artistica l’ambiente ideale per agire perché le giovani atlete vedevano in lui un dio della medicina. Ci vuole una disgustosa perversione per molestare delle bambine, addirittura con i genitori nella stessa stanza", ha commentato un membro della giuria.

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