Concorde Air France: la Continental responsabile dello schianto, condannata
Il Concorde, costruito negli anni '70, è un aereo supersonico di produzione anglo-francese, l'unico del suo genere ad essere utilizzato per trasporto passeggeri, almeno fino al 26 novembre 2003, data dopo la quale cessò il servizio. Sei esemplari furono dati alla British Airways, sei invece all'Air France. Tra questi il Concorde che il 25 luglio 2000 fu coinvolto in un tragico incidente a Gonesse, in Francia, a causa del quale persero la vita 113 persone.
Dopo 10 anni di indagini, la corte di Pontoise ha stabilito che la responsabilità dell'incidente è da imputarsi alla Continental, la compagnia americana, e non all'Air France, che invece ha subito danni morali e di immagine. Cosa è accaduto precisamente quel maledetto 25 luglio 2000?
Secondo la ricostruzione effettuata, in fase di decollo una ruota del Concorde passò sopra ad un frammento al titanio, caduto da un Dc10 della compagnia americana Continental, decollato pochi minuti prima. La gomma esplose e un suo frammento forò il serbatoio del carburante. L'aereo prese fuoco, i motori persero potenza e il Concorde tragicamente si schiantò su un Hotel di Gonesse.
A distanza di dieci anni, la corte di Pontoise ha stabilito che la responsabilità dell'incidente aereo è tutta della compagnia americana, che ora dovrà pagare 200mila euro come risarcimento alle vittime e un milione di euro all'Air France per danni morali e di immagine. Un dipendente della manutenzione, John Taylor, è stato condannato 15 anni di detenzione per aver fabbricato e fissato non correttamente la lamella incriminata. Inoltre, l'Eads-France (consorzio aerospaziale europeo) dovrà pagare il 30% dei danni per mancati controlli.
La Concorde, ovviamente, si è difesa sostenendo che quel giorno l'aereo aveva preso fuoco prima di entrare in contatto con la lamella al titanio. Ma il tribunale ha sentenziato: "Nessuna constatazione materiale nè alcuna testimonianza permettono di corroborare questa tesi". La compagnia americana farà ricorso in appello, definendo questa sentenza assurda, perché "mostra la determinazione delle autorità francesi di sviare l'attenzione e la responsabilità di Air France, che apparteneva allo Stato al momento dell'incidente".