Concerto in Guatemala finisce in un bagno di sangue: nove morti e venti feriti nella ressa
Il concerto era stato organizzato per celebrare i 201 anni di indipendenza del Paese. Alla fiera di Quetzaltenango (nota anche come "Xela"), terza città del Paese per numero di abitanti, è finita tra sangue e grida di disperazione: nove persone hanno perso la vita e altre venti sono rimaste ferite, in quella che i vigili del fuoco locali hanno definito una "valanga umana". É accaduto tutto nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre.
Al concerto, programmato da tempo, hanno partecipato diverse bande musicali di tutto il Paese. L'evento è stato seguito in diretta dall'emittente La Voz de Xela. Ma intorno alla mezzanotte, mentre la band rock locale "Bohemia Suburbana" chiudeva lo spettacolo, si è formata una calca di persone che si spingevano a vicenda verso l'uscita. Altre, invece, spintonavano per entrare. Alcune di loro hanno perso l'equilibrio nella ressa e sono cadute a terra. Rimanendo schiacciate dalla calca.
Il perché di questa fuga precipitosa e improvvisa, al momento, resta un mistero. Sul posto sono arrivate di corsa numerose ambulanze, mentre la magistratura e la polizia nazionale sono già al lavoro per cercare di ricostruire la dinamica dell'incidente. Le autorità non hanno riferito i nomi delle persone decedute. Secondo La Voz De Xela, tra le vittime della strage ci sarebbero anche due minori.
"Quando siamo arrivati all'uscita, hanno iniziato a spingere. Quelli davanti sono caduti e sono mi sono arrivati tutti addosso. Mi hanno spinto, mia madre e la mia sorellina erano sotto", ha raccontato a Prensa Libre uno dei sopravvissuti al bagno di sangue. Sui social si leggono messaggi misti di cordoglio e indignazione. Così scrive a riguardo un'utente su Twitter: "La tragedia di Xela non è altro che una valida rappresentazione di ciò che sta accadendo nel Paese: gli uni calpestano gli altri. E i più deboli saranno sempre le vittime".