Con Trump gli USA tornano indietro: blocca fondi a Cuba e invia 4mila militari in Afghanistan
Non proprio un ritorno al passato, ma quasi: Donald Trump intende fare una nuova inversione di rotta rispetto alle decisioni del predecessore Barack Obama sui rapporti con Cuba: non verrà chiusa la nuova ambasciata americana aperta a L'Avana, così come non saranno toccati gli accordi che permettono alle compagnie aeree e navali Usa di servire l’isola. Ma il Presidente USA a annuncerà il ritiro del flusso di denaro americano ai militari e ai servizi di sicurezza dell'isola, accusati di alimentare la repressione. Indiscrezioni parlano anche di maggiori restrizioni per gli americani che intendono viaggiare sull’isola caraibica e per le aziende che là intendono fare business. Ma la Casa Bianca fa anche sapere che c’è un modo per evitare tutto ciò: Cuba deve indire libere e democratiche elezioni e liberare i prigionieri politici.
4mila militari in Afghanistan
Ma le scelte di Trump, però, non si limitano all’Avana. Il presidente americano avrebbe anche deciso di inviare altri 4mila soldati in Afghanistan. Ad assicurarlo sono fonti del Pentagono che spiegano che l'annuncio ufficiale arriverà la prossima settimana. L'obiettivo, in questo caso, è quello far uscire il Paese dall’impasse di un conflitto che non trova soluzione. Lo ha rivelato un funzionario dell’amministrazione Trump, secondo cui la decisione presa dal segretario alla Difesa Jim Mattis dovrebbe essere annunciata all’inizio della prossima settimana. Proprio pochi giorni fa, a questo proposito, il segretario alla Difesa James Mattis aveva ammesso: "Gli Usa in Afghanistan non stanno vincendo". Secondo le indiscrezioni dei media USA, la maggior parte del nuovo contingente inviato in Medio Oriente sarà incaricato di programmi di addestramento, ma i militari saranno destinati anche a operazioni antiterrorismo.