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“Con l’apparecchio acustico sento le persone che mi insultano”, il killer del Maine e l’ipotesi vendetta

Una assurda vendetta per quelle voci che il killer diceva di sentire grazie a un nuovo apparecchio acustico. È questa una delle ipotesi sul movente dell’assurda sparatoria messa in atto da Robert Card mercoledì notte quando ha ucciso 18 persone e ferito altre 13 prima di darsi alla fuga.
A cura di Antonio Palma
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Dietro la strage nel bowling e nel ristorante di Lewiston, nel Maine, potrebbe esserci una assurda vendetta per quelle voci che il killer diceva di sentire grazie a un nuovo apparecchio acustico che si era fatto impiantare per combattere i crescenti problemi di udito. È questa infatti una delle ipotesi sul movente dell'assurda sparatoria messa in atto da Robert Card mercoledì notte quando ha ucciso 18 persone e ferito altre 13 prima di darsi alla fuga.

A ipotizzarlo sono gli stessi familiari dell'uomo, raccontando gli ultimi difficili mesi del 40enne dopo l'emergere di problemi mentali sempre più gravi. "Conosco Rob da tutta la vita, è stato sempre tranquillo, una persona laboriosa e gentile ma nell’ultimo anno ha avuto un episodio grave di salute mentale e da allora è stata una lotta continua” ha raccontato la cognata al Daily Beast, spiegando il possibile collegamento dell'uomo con i due locali presi di mira.

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La moglie del fratello ha rivelato che recentemente Robert Card aveva iniziato a indossare potenti apparecchi acustici per combattere la perdita dell'udito. Da allora avrebbe iniziato a ripetere di sentire delle voci di persone che lo insultavano anche mentre era al bowling Just-In-Time Recreation e allo Schemengees Bar and Grill, dove è avvenuta la strage. "Credeva davvero di sentire la gente dire delle cose" ha spiegato la donna.

La polizia, che ha scatenato una vasta caccia all'uomo per catturarlo, per ora non si sbilancia sul movente dietro la strage ma per i familiari potrebbe essere  proprio una vendetta maturata nella testa del killer per quelle voci che credeva di sentire. "Abbiamo provato ad ascoltarlo e a dirgli che nessuno parlava di lui  ma si arrabbiava quando gli dicevamo che le voci erano solo nella sua testa", ha raccontato Katie Card. “Quando abbiamo saputo della sparatoria abbiamo pregato che Rob non avesse niente a che fare con tutto questo. Ma quando abbiamo sentito i due luoghi in cui era avvenuta, abbiamo capito" ha aggiunto la donna

Alcune vittime della strage
Alcune vittime della strage

"Le cose sono andate peggiorando ultimamente" secondo la donna. In effetti i problemi di salute mentale di Robert Card lo avevano costretto a un ricoverato forzato per due settimane in una struttura durante l'estate.

Un portavoce dell'esercito ha spiegato che Card a luglio ha iniziato a "comportarsi in modo irregolare" mentre era in addestramento come riservista. Anche in quel caso diceva di sentire voci e minacciava di sparare nella base della Guardia Nazionale. Per questo era stato segnalato e la cosa aveva portato al ricovero forzato.

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Nella sparatoria Robert Card avrebbe preso di mira diversi amici e conoscenti tra cui un gruppo di sordi di una associazione di cui aveva fatto parte attivamente per i suoi problemi di udito. Nel bowling e nel bar sapeva di poter incontrare le persone che lui diceva che lo criticavano. Al momento del terribile attacco, il bar infatti stava ospitando un torneo di cornhole per la locale associazione di non udenti. Non è esclusa però l'ipotesi che tra di loro cercasse anche la ex da cui si era separato da tempo e con la quale i rapporti erano molto tesi.

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