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Con la morte di Gheddafi crolla il regime in Libia, videostory della fine di una dittatura (video)

Crolla il regime di Gheddafi con la morte del suo leader, al potere in Libia da 42 anni. I ribelli sono riusciti a prendere la città natale dell’ex rais di Sirte che è stato catturato ed è morto da martire, proprio come aveva auspicato.
A cura di Simona Saviano
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Crolla il regime di Gheddafi con la morte del suo leader, al potere in Libia da 42 anni.

La notizia sembra confermata e la tv Al Arabiya afferma che pubblicherà presto un video in cui è ripreso il corpo dell'ex rais Gheddafi morto. La notizia della cattura di Gheddafi è stata seguita in tutto il mondo perchè rappresenta un momento significativo per le democrazie arabe.

La foto diffusa da Afp mostra il colonnello sanguinante dopo la cattura

La foto sembra scattata con una videocamera ed è stata diffusa subito dopo la notizia della cattura e della morte del rais

Da otto mesi si combatteva questa sanguinosa Guerra in Libia, era il 16 febbraio 2011 quando i cittadini misero in atto la prima protesta dopo 42 anni di regime di Gheddafi. A scatenare le rivolte fu l'arresto di un attivista: Fethi Tarbel. Il colonnello e il suo esercito reagirono reprimendo la protesta, ma nacque un movimento dei "ribelli", che insorsero alla dittatura, assaltando depositi di armi e propagando la protesta da Bengasi nel resto della Libia.

La rivolta durava da ormai 8 mesi

Da febbraio 2011i libici protestarono per la prima volta dopo 42 anni di regime di Gheddafi

La cattura del colonnello Gheddafi a Sirte

Di Gheddafi tante notizie si sono susseguite nel corso dei mesi: si diceva che fosse fuggito dalla Libia a bordo di un treno, ma dai suoi messaggi audio alla tv siriana Ar Rai aveva sempre affermato di essere ancora in Libia e di voler morire da martire. Ed è morto così l'ex rais, catturato, gambizzato e infine ucciso, nella sua città natale, Sirte, dove si è consumato l'ultimo assalto degli insorti.

L'ultima roccaforte, Sirte, cade in mano ai ribelli

I ribelli sono entrati a Sirte, città natale di Gheddafi il 20 ottobre 2011

Anche se non di persona, ma tramite i suoi messaggi audio, l'ex rais nel corso dei mesi di battaglia ha sempre sostenuto i suoi fedelissimi (definiti lealisti), a resistere agli assalti dei ribelli. Con il passare dei mesi le conquiste degli insorti sono diventate sempre più importanti, fino alla presa di Bani Walid e Sirte, le ultime due roccaforti del regime.

La gioia dei ribelli a Sirte

Gli insorti sono entrati nell'ultima roccaforte dell'ex rais, nella città libica di Sirte

La gioia incontenibile dei ribelli è dovuta a tanti mesi di dure battaglie, ma c'è chi sottolinea che la situazione si sia volta finalmente a favore degli insorti solo grazie all'intervento della NATO; importante è stato anche l'aiuto delle truppe speciali che sono intervenute da terra, come le truppe inglesi, francesi e l'aiuto dei Paesi arabi come il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti.

I simboli del regime dell'ex rais venuti alla luce

Con la presa di Sirte e la caduta del regime di Gheddafi, finalmente per il CNT della Libia si apre la possibilità di creare delle istituzioni vere e democratiche per il paese, e sono emersi tanti particolari e dettagli sulla dinastia del colonnello e sui "tesori" che l'ex rais nascondeva.

Una villa della famiglia Gheddafi a Tripoli scoperta dai ribelli

Gli insorti entrano nella villa-bunker dell'ex rais mostrando i comfort e le attrezzature presenti. Tra le tante cose, il bunker comprendeva docce per la decontaminazione e un ospedale con tanto di sala operatoria

Sorprendente è stata la scoperta dell'ennesimo bunker che il colonnello si è fatto costruire in una sua lussuosissima villa a Tripoli, scoperta dai ribelli dopo la vittoria sui lealisti di Gheddafi. L'abitazione nasconde un bunker complesso e costosissimo, che si dispone su diversi piani, è attraversato da lunghi corridoi bianchi e verdi ed è comprensivo di decine di camere, docce per la decontaminazione, un ospedale comprensivo di sala operatoria, una cucina industriale e muri che avrebbero resistito ad attacchi nucleari, chimici e biologici.

Uno dei simboli della ricchezza dell'ex colonnello

Una villa di campagna con cupole d'oro è l'ennesimo simbolo del lusso di cui amava circondarsi Gheddafi

La dinastia dei Gheddafi contava su innumerevoli residenze, oltre al bunker sopracitato, una residenza in campagna in stile greco-romano completa di cupole d'oro. L'ex rais e la sua famiglia in 42 anni ha impiegato diversi milioni di dollari, provenienti dalla vendita di petrolio e dalla corruzione dilagante nel paese in residenze extra lusso, a dispetto della popolazione libica che viveva, fino allo scorso anno, con un PIL di 14.000 dollari all'anno e della povertà dilagante in Libia: un terzo degli abitanti vive sotto la soglia della povertà (i principali organismi finanziari internazionali hanno stabilito tale soglia pari a 1$ al giorno). (Fonte dati statistici CIA Worldfactbook)

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