Compagnia aerea sgozza una capra sulla pista di volo prima del decollo dell’aereo
La compagnia aerea Pakistan International Airlines ha ripreso le operazioni di volo per i suoi ATR-42, cioè il modello di aereo che lo scorso 7 dicembre è precipitato in una zona montagnosa a circa 75 chilometri a nord da Islamabad, uccidendo tutte le 48 persone a bordo. Ai dipendenti, però, non è bastata l’assicurazione che incidenti simili non si sarebbero più verificati. Per scongiurare il “malocchio”, hanno sacrificato una capra nera sull'asfalto poco prima che uno dei velivoli decollasse. Era stata l'Autorità per l'aviazione civile a sospendere tutti gli ATR, ordinando dei test per garantire la loro sicurezza in volo. Test che sono stati evidentemente superati. I piloti però hanno preferito metodi “alternativi” per cautelarsi. "I dipendenti hanno sacrificato una capra come gesto di gratitudine in quanto l'Atr ha ripreso le operazioni di volo", ha ammesso un dirigente della Pakistan International Airlines, spiegando ai media locali che il sacrificio dell'animale non è stata una decisione presa dal management dell'azienda.
Dopo l'uccisione della capra, il velivolo è regolarmente decollato da Islamabad alla volta della città di Multan. Le immagini della bestia massacrata affianco all’aereo sono diventate subito virali sui social network e sono state trasmesse in tv e pubblicate sui giornali. Sacrificare capre e altri animali è una consuetudine in alcune religioni, incluso l'Islam, per portare buona fortuna. In tal senso, va detto che la pratica (‘sadqa' in urdu) può essere eseguita in diversi modi, anche attraverso una donazione in denaro e si ritiene che protegga dai mali. Anche i leader politici del Paese non sono estranei a questo genere di rituali. L'ex presidente e attuale co-presidente del Partito popolare del Pakistan (Ppp), Asif Ali Zardari, sacrificava ogni giorno una capra nera quando era alla guida del Paese su consiglio della sua guida spirituale.