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Covid 19

“Come una grande sbornia”, gli effetti collaterali del vaccino covid descritti dai volontari

“Come avere i postumi di una grande sbornia”, così alcuni volontari che si sono sottoposti ai test hanno descritto alcuni dei presunti effetti collaterali del vaccino covid prodotto da Pfizer in collaborazione con l’azienda tedesca BionTech. Dalla casa farmaceutica statunitense hanno fatto sapere che il vaccino non ha fatato registrare effetti avversi gravi nei partecipanti.
A cura di Antonio Palma
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"È come avere i postumi di una grande sbornia", così alcuni volontari che si sono sottoposti ai test hanno descritto alcuni dei presunti effetti collaterali del vaccino covid prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Pfizer in collaborazione con l’azienda tedesca BionTech. Ovviamente, come accade sempre in questi casi, lo studio clinico  è in doppio cieco, cioè i partecipanti ai test non hanno idea se gli è stato iniettati una sostanza placebo o il vero vaccino, ma alcuni dei volontari britannici che partecipano ala sperimentazione hanno riferito di aver sofferto di effetti collaterali dopo l'inoculazione e credono di aver ricevuto la dose effettiva dell'antidoto.

Tra di loro Glenn Deshields, 44enne di Austin, Texas, che ha detto di aver fatto un test degli anticorpi tramite il suo medico che è risultato positivo. L'uomo ha descritto gli effetti collaterali paragonandoli a una sbornia ma si è detto anche felicissimo dell'annuncio di  Pfizer e BioNTech sull'efficacia del vaccino . Le due aziende infatti hanno spiegato che dall'analisi preliminare il loro vaccino può impedire a oltre il 90% delle persone di contrarre il Covid-19 e prevedono quindi di richiedere l'approvazione di emergenza per utilizzare il vaccino entro la fine di novembre dando il via libera all'uso già da dicembre. Pfizer infatti ritiene che sarà in grado di fornire 50 milioni di dosi entro la fine di quest'anno e circa 1,3 miliardi entro la fine del 2021.

Sintomi più comuni invece per un'altra volontaria Carrie, 45enne del Missouri che ha ricevuto la sua prima vaccinazione a settembre e la seconda il mese scorso. Ha detto di aver sofferto di mal di testa, febbre e dolori in tutto il corpo dopo la prima dose e degli stessi sintomi ma più pesanti dopo la seconda. Anche lei però si è detta felice di aver potuto contribuire a questi test che poterebbero ora rivelarsi fondamentali per lottare contro la pandemia da coronavirus. Lo stesso animo che ha pervaso anche altri volontari a cui però probabilmente è stato somministrato placebo visto che poco dopo si sono ammalati di covid.

Pfizer dal suo canto ha confermato che BNT162, questo il nome del vaccino covid in sperimentazione, non ha fatato registrare effetti avversi gravi nei partecipanti, circa 43.000 persone a cui è stato. Nel precedente studio sono stati rilevati soltanto febbre e dolore nel sito dell'iniezione, effetti collaterali comuni per qualunque vaccino, che si sperimentano anche con quello che ogni anno si fa contro l'influenza.

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