Come stanno andando i referendum sull’annessione alla Russia in Donbass, Kherson e Zaporizhzhia
Proseguono i referendum sull'annessione alla Russia nelle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, sotto il controllo parziale o totale delle forze di Mosca.
Le votazioni, cominciate ieri, venerdì 23 settembre, proseguiranno per 5 giorni fino al 27.
Nella regione di Donetsk, l'affluenza alle urne venerdì è stata del 23,6%, ha affermato l'agenzia di stampa statale russa Tass. Secondo Interfax, che ha citato funzionari locali, più del 20,5% degli elettori aventi diritto al voto nella regione di Zaporizhzhia e il 15% di quelli nella regione di Kherson si è reato alle urne nelle ultime 24 ore.
"Secondo noi, queste percentuali sono sufficienti per il primo giorno di votazioni", ha commentato Marina Zakharova, capo della commissione elettorale di Kherson.
Cittadini ucraini costretti a votare ai referendum dai russi
Non mancano le polemiche.
Serhiy Gaidai, governatore ucraino di Luhansk, ha affermato che nella città di Starobilsk la popolazione è stata costretta a lasciare le case per votare al referendum.
Nella città di Bilovodsk, il direttore di un'azienda avrebbe detto ai dipendenti che il voto era obbligatorio e che chiunque si fosse rifiutato di partecipare sarebbe stato licenziato e il loro nome sarebbe stato dato ai servizi di sicurezza. Tuttavia, la Reuters e le altre agenzia di stampa internazionali non hanno potuto verificare indipendente queste informazioni.
Inoltre, pare che i funzionari elettorali siano andati casa per casa a raccogliere i voti portandosi dietro le urne elettorali, come confermerebbero alcuni video circolati sui social network, riporta la BBC.
La condanna della comunità internazionale
I referendum che si stanno svolgendo nelle quattro regioni ucraine sotto il controllo russo non saranno riconosciuti dalla maggioranza della comunità internazionale.
Lo ha ribadito, tra di gli altri, il presidente americano Joe Biden, secondo il quale gli Stati Uniti, come ogni Paese che rispetta i principi base della Carta delle Nazioni Unite, rifiuteranno i risultati dei "referendum farsa", promettendo nuove sanzioni economiche "veloci e severe" per punire l'organizzazione delle votazioni.
Anche la Turchia, tramite il portavoce della presidenza Ibrahim Kalin ha affermato: "Non riteniamo corretti i tentativi di referendum unilaterale. Riconosciamo l'integrità territoriale del popolo e dello Stato ucraini. Stiamo con l'Ucraina"..
L'appello di Zelensky: "Sabotate i referendum farsa"
Il presidente ucraino Zelensky, invece, ha lanciato un appello a "sabotare" l'esercito russo dall'interno ai connazionali che vivono nelle aree del Paese sotto il controllo di Mosca.
Ribadendo che i referendum in corso nel Donbass, a Kherson e Zaporizhzhia sono "fasulli", Zelensky – nel suo consueto discorso notturno – ha fatto una "semplice richiesta" agli ucraini che si trovano "nel territorio temporaneamente occupato: mettete in salvo le vostre vite e aiutateci a indebolire e distruggere gli occupanti. Nascondetevi dalla mobilitazione russa con ogni mezzo. Evitate la leva e cercate di raggiungere il territorio libero dell'Ucraina – ha proseguito il presidente ucraino -. Ma se entrate nell'esercito russo, sabotate qualsiasi attività del nemico, ostacolate ogni operazione russa, forniteci qualsiasi informazione importante sugli occupanti: sulle loro basi, i quartier generale ed i depositi di munizioni".
Missili su Zaporizhzhia: ci sono vittime
Intanto, non si fermano i combattimenti sul campo.
Un missile russo ha colpito nelle scorse ore un edificio residenziale a Zaporizhzhia, in Ucraina, secondo quanto riferito su Telegram dal sindaco ad interim Anatoliy Kurtiev e riportato da Ukrinform, uccidendo un numero imprecisato di persone.
"A seguito di un attacco nemico a Zaporizhia, un edificio residenziale è stato danneggiato. Ci sono vittime", ha scritto il primo cittadino. Sul luogo del raid sono al lavoro i servizi di emergenza sanitaria.
Ieri un attacco con droni si è verificato anche ad Odessa, due le vittime. Due droni hanno distrutto un edificio amministrativo nell'area portuale, e un altro è stato abbattuto dalle forze armate ucraine; secondo il sindaco della città sul Mar Nero, Gennadiy Trukhanov, 4 edifici residenziali sono stati danneggiati.