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Guerra in Ucraina

Come sta andando la guerra in Ucraina con l’arrivo dei missili Atacms e Oreshnik: l’analisi del Generale Battisti

Missili Atacms lanciati dall’Ucraina hanno colpito un aeroporto militare russo mentre Mosca promette nuovi lanci di missili Oreshnik. Abbiamo chiesto al Generale Giorgio Battisti come l’uso di questi razzi a lunga gittata da parte di Kiev e di Mosca sta influenzando la guerra in Ucraina e la linea del fronte.
Intervista a Generale Giorgio Battisti
Ex comandante del Corpo d'Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia
A cura di Antonio Palma
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Missili ATACMS forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti.
Missili ATACMS forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti.
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Nelle scorse ore l’Ucraina ha effettuato un nuovo lancio di missili Atacms sulla Russia colpendo un aeroporto militare a Taganrog, nella regione di Rostov. Mosca ha promesso una ritorsione e starebbe preparando un altro attacco missilistico con i nuovi missili Oreshnik. Abbiamo chiesto al Generale Giorgio Battisti come l’uso di questi razzi a lunga gittata sta influenzando la guerra in Ucraina e la linea del fronte.

Kiev ha lanciato un nuovo attacco missilistico a lungo raggio ma ammette sofferenze sul fronte est. Come sta cambiando il conflitto dopo l'arrivo degli Atacms?

Questo secondo lancio di missili Atacms a distanza dal primo dimostra che la disponibilità in termini numerici di questi missili non è abbondante, stiamo parlando di dieci missili. Del resto neanche gli Usa dispongono di un numero non elevato di questi missili. È comunque significativo che vengano utilizzati dal punto di vista della visibilità e per dare morale alle forze ucraine che continuano a chiedere nuovi equipaggiamenti e missili. In particolare i missili Taurus tedeschi che hanno una gittata fino a 450km, ben più degli Atacms, e che sono molto più difficilmente neutralizzabili perché con sistemi di guida molto sofisticati.

Il generale Giorgio Battisti
Il generale Giorgio Battisti

Sul fronte di battaglia a est dunque cambia ben poco per gli ucraini che hanno ammesso delle difficoltà di fronte all’avanzata russa?

Sul campo di battaglia la situazione è la stessa da mesi. C’è una pressione costante delle forze russe su tutta la linea per oltre mille chilometri con dei vantaggi che però possiamo considerare sempre solo di livello tattico perché parliamo sempre di avanzata di qualche chilometro. Non si assiste ancora a uno sfondamento tale che possa far dire che la Russia sta prevalendo apertamente sull’Ucraina. Dunque c’è una pressione costante ma con risultati limitati. I maggiori risultati al momento nell’oblast del Donetsk dove i russi cercano di prendere il controllo della città di Pokrovsk, aggirandola da sud. Si tratta di un centro logistico e nodale importante per gli ucraini ma si parla sempre di progressioni di qualche chilometro. Anche a Kursk continua la controffensiva russa per riprendere il terreno perso ma siano sempre nella misura di qualche decina di km quadrati. Niente di significativo che possa dire che l’Ucraina sta perdendo.

Gli ucraini intanto stanno disperatamente costruendo linee fortificate dietro il fronte già da un paio di mesi ma queste operazioni, secondo quanto emerge, starebbero procedendo senza una visione unitaria e di coordinamento degli sforzi. Questo dimostra che l’Ucraina si trova in condizioni molto difficili per mancanza di personale che possa combattere. Tanto è vero che l’amministrazione Usa sta spingendo per far sì che il governo ucraino abbassi ulteriormente il limite minimo per il reclutamento dei militari sotto i 25 anni. Il tutto per una potenziale maggiore disponibilità di personale ma contro lo stesso governo che vuole evitare una fuga di giovani dal Paese.

La Russia ha detto che risponderà sicuramente ai lanci Atacms e si pensa a un altro attacco missilistico con nuovi razzi Oreshnik confermando che dispone di risorse

Secondo alcune valutazioni di intelligence occidentali, la Russia potrebbe essere in grado di produrre 20 missili di questo tipo ogni mese. Diventano così uno spauracchio perché, anche se lanciati con testate convenzionali, sono missili a testate multiple che possono avere un effetto concreto sull’andamento del conflitto. Bisogna dire che al momento continua il lancio di droni e missili di ogni tipologia sia da parte russa, sulle infrastrutture critiche dell’Ucraina, sia sa parte di Kiev che risponde con lanci anche in profondità su raffinerie e depositi di carburanti della Russia. Se guardiamo con maggiore attenzione, però, sembra che la Cina abbia iniziato a ridurre la fornitura di materiale e pezzi di ricambio e droni all’Ucraina. Secondo alcuni osservatori, potrebbe essere la premessa di una lotta dei dazi con gli Usa che potrebbe avvenire con la presidenza Trump e che metterebbe in difficoltà Kiev.

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