Come sono andate le trattative tra Russia e Ucraina, cosa è stato deciso nell’incontro in Bielorussia
È appena terminato a Gomel, al confine tra Bielorussia e Ucraina, dopo tre round l'incontro negoziale tra la delegazione di Kiev e quella russa dopo l'offensiva lanciata dal presidente Vladimir Putin. Alle trattative tutti i giornalisti sono stati espulsi dalla sala e la trasmissione in live streaming, che era stata avviata su YouTube, è stata interrotta. Secondo il Jerusalem Post, tra i presenti al negoziato ci sarebbe stato anche il milionario Roman Abramovich su richiesta della stessa Ucraina. Mancavano all'appello, invece, il presidente ucraino Zelensky e lo stesso Putin. Ma gli attesi colloqui, su cui erano concentrati i riflettori di tutto il mondo, non sono stati risolutivi.
Secondo le prime informazioni disponibili e stando a quanti riporta Ria Novosti, agenzia d'informazione statale russa, le delegazioni russa e ucraina che hanno concluso i negoziati in Bielorussia ora partiranno per le loro Capitali per delle consultazioni interne prima di un secondo round di confronto, che dovrebbe tenersi questa volta al confine tra Bielorussia e Polonia. Le parti hanno individuato una serie di temi sui quali fanno sapere di aver delineato soluzioni pacifiche. Lo ha detto il consigliere del capo dell'ufficio del presidente ucraino, Mikhaylo Podolyak, mentre il capo negoziatore Vladimir Medinsky al termine dei colloqui, citato da Interfax, ha dichiarato: "Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune".
Poco prima che cominciassero le trattative, l'Ucraina ha affermato che il suo obiettivo per i colloqui è un "cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe". Il Cremlino ha rifiutato di commentare il suo obiettivo nei negoziati, ma il negoziatore russo Vladimir Medinsky aveva affermato che la Russia vorrebbe raggiungere un accordo nell'interesse di entrambe le parti.