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Come si vive a Lahore, la città più inquinata al mondo: “Respirare è come fumare 15 sigarette al giorno”

Lo YouTuber turco Ruhi Cenet ci porta a Lahore (Pakistan), considerata la città più inquinata del mondo. Un inferno di polvere dove la gente vive tra la propria spazzatura. Qui l’inquinamento atmosferico sottrae 5 anni alla vita media dei residenti. Un documentario che fa riflettere sui privilegi che non ci accorgiamo di avere in Occidente…
A cura di Biagio Chiariello
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Ruhi Çenet a Lahore (Pakistan) tra cumuli di immondizia
Ruhi Çenet a Lahore (Pakistan) tra cumuli di immondizia

Lahore è città la più inquinata del mondo, secondo la classifica della qualità dell'aria e dell'inquinamento atmosferico pubblicata da IqAir lo scorso dicembre.

Un tempo era conosciuta come la città dei giardini, onnipresenti durante l'era Mughal dal XVI al XIX secolo, ma l'intensa urbanizzazione e l'aumento della popolazione hanno lasciato poco spazio al verde in tutta la città, che è la seconda più grande del Pakistan dopo la capitale Karachi. I medici consigliano alle persone di indossare mascherine ogni istante per evitare problemi respiratori.

Dopo il posto più freddo e quello più caldo del mondo, Ruhi Çenet è stato in questo "inferno di polvere". Qui l'inquinamento atmosferico sottrae 5 anni alla vita media di chi ci vive; per questo motivo nel 2018 sono morte 135mila persone e circa 100mila persone continuano a perdere la vita ogni anno. Lahore è un chiaro esempio dei danni che gli esseri umani stanno creando alla natura.

Ruhi Çenet nel posto più inquinato del mondo, dal documentario
Ruhi Çenet nel posto più inquinato del mondo, dal documentario

Respirare a Lahore equivale a fumare 15 sigarette al giorno

Lahore è una delle città più densamente popolate al mondo con 14 milioni di abitanti al 2021. Quando l'India coloniale formata da Pakistan, India, Bangladesh e Myanmar fu sfruttata dagli inglesi e infine divisa, i musulmani si radunarono per lo più in questa area geografica; basti pensare che per il ranking di IqAir la seconda città più inquinata è la metropoli indiana New Delhi.

La visita del documentario turco inizia dall'Anarkali Bazar. Mentre si passeggia in questo mercato, ciò che cattura subito l'attenzione sono i proprietari delle numerose bancarelle impegnati a spolverare la merce che continua a impolverarsi senza soluzione di continuità. "Questa città è un inferno di polvere" esclama Ruhi. Se si respira profondamente, ci si accorge subito che l'aria ha un odore acre e ammuffito. Le emissioni di diesel delle auto, le elevate emissioni di carbone e i gas tossici industriali non trattati provenienti dalle fabbriche non controllate si fanno sentire in tutta la città.

"Mentre parlo la polvere mi riempie la bocca, a volte mi viene voglia di sputare. La polvere diventa come argilla bagnata nella mia bocca. Davvero disgustoso. Sudare è una cosa terribile qui, il sudore sulla pelle si trasforma in strati di fango sulla pelle e sul corpo. Respirare a Lahore equivale a fumare 15 sigarette al giorno" evidenzia Ruhi.

Fogne all'aperto e spazzatura ovunque

Qui è possibile vedere macellai e pescivendoli vendere la propria carne o il proprio pesce accanto alla fogna a cielo aperto, tra topi e ratti e tra migliaia di motociclette che transitano ad ogni ora del giorno. Non a caso i cittadini sono incoraggiati ad usare i mezzi pubblici, quando si tratta di persone che viaggiano da sole si consiglia loro di condividere i veicoli con altre persone.

Fogne a cielo aperto nel mercato locale, dal documentario
Fogne a cielo aperto nel mercato locale, dal documentario

Metalloidi e metalli tossici (come rame, zinco, magnesio, arsenico e selenio), le particelle che si formano a seguito di questa combustione hanno una dimensione inferiore ai 2,5 micron di diametro e sono 33 volte più piccole dello spessore di un capello umano. Sono quindi leggerissime e per questo motivo tendono a rimanere nell'aria più a lungo rispetto alle particelle pesanti e a causa delle loro piccole dimensioni possono facilmente passare attraverso il sistema di filtri del naso e penetrare nei polmoni, portando a malattie cardiache, cancro ai polmoni, infezioni agli occhi, asma e bronchite. Possono portare anche a parto prematuro che ha effetti negativi sullo sviluppo del cervello e addirittura a disordini genetici nelle prossime generazioni.

"Non capisco bene come facciano a vivere le persone qui, hanno avuto un adattamento incredibile, c'è spazzatura ovunque anche sui pali elettrici perché le persone la gettano in strada direttamente dai balconi delle case, la gente vive tra la spazzatura" ammette il documentarista.

Secondo un rapporto del 2018 del Pakistan Air Quality Initiative il livello di inquinamento atmosferico a Lahore è 9 volte più dannoso dei valori accettabili di sicurezza. La polvere sospesa nell’aria costa 100mila vite ogni anno, purtroppo la maggior parte di queste sono bambini. Secondo l’agenzia Lahore Air Quality Index l’aspettativa di vita qui è più bassa di 5 anni.

La città dove la nebbia è diventata la ‘quinta stagione'

Da ottobre a dicembre le particelle di polvere e di gas tossici vengono intrappolate in strati vicini al suolo sotto l'influenza della ridotta pressione dell'aria, del cambiamento di temperatura e dei venti da Ovest. Durante la stagione della nebbia l'intera città viene quasi inghiottita da queste particelle sospese nello strato della troposfera. In inverno questo fenomeno raggiunge il suo apice: in questo periodo i gas tossici coprono le autostrade e il traffico aereo di Lahore. Molti sono i voli cancellati in questi mesi.

Nebbia fitta a Lahore, dal documentario
Nebbia fitta a Lahore, dal documentario

Quale futuro per il posto più inquinato al mondo

In questa città c’è un enorme detrimento economico, causato dai soldi spesi per modificare la qualità dell’aria e per limitare i disagi derivanti dall’inquinamento. Per esempio nel 2017 l’onere economico stimato dell’inquinamento atmosferico è stato pari al 5,88% del PIL del Pakistan o 47.8 miliardi di dollari. Nel 2021 le autorità hanno confiscato 11.7mila auto e 544 persone sono state arrestate per danni ambientati

Le soluzioni? È necessario adottare misure a medio e lungo termine per risolvere il problema. Limitare il volume dell’emissioni dei veicoli nel traffico, promuovere l’utilizzo di veicoli elettrici, ispezionare le istituzioni industriali che operano senza un sistema di controllo delle emissioni e passare a fonti di energia pulita.

Un gatto tra la spazzatura nella città più inquinata al mondo, dal documentario
Un gatto tra la spazzatura nella città più inquinata al mondo, dal documentario

Ruhi Çenet conclude il suo coraggioso documentario con queste parole: “Dai gas tossici rilasciati dagli scarichi dei veicoli alle ciminiere delle fabbriche, dai prodotti chimici costantemente bruciati ai rifiuti che non possono essere riciclati, il nostro sforzo per proteggere la natura, l’aria, l’acqua e l’ambiente è in realtà uno sforzo per proteggere noi stessi e il modo migliore per farlo è innanzitutto evitare l’inquinamento”.

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