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Guerra in Ucraina

Come i russi proveranno a resistere alla controffensiva ucraina e cosa potrà accadere

L’intervista di Fanpage.it al generale Giorgio Battisti sulla strategia russa per resistere all’attesa controffensiva ucraina, sulle possibili direttrici dell’attacco di Kiev e sulle difficoltà sul campo che entrambi gli schieramenti russo e ucraino affrontano.
Intervista a Generale Giorgio Battisti
Ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.
A cura di Antonio Palma
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L'attesa offensiva ucraina sembra avvicinarsi sempre di più e anche le truppe russe appaiono essersi attestate su posizioni difensive su quasi tutto il fronte a parte Bakhmut dove si combatte metro per metro. Della strategia russa di difesa e dell'offensiva ucraina ne abbiamo parlato con il generale Giorgio Battisti, analista militare ed ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.

L'intelligence ucraina afferma che la Russia sta passando a posizioni difensive in tutte le aree di combattimento tranne a Bakhmut, in che modo i russi si stanno preparando alla prevista offensiva dell'Ucraina?

La fortificazione delle posizioni difensive russe in realtà va avanti già dall'ottobre dell'anno scorso quando vi è stata la rapida controffensiva ucraina a sud di Charkiv. Da allora, compreso l'inverno, i russi hanno proseguito a fortificare un po' tutto il fronte, che sono almeno 1200 chilometri, dando maggior prevalenza nella zona da Kherson e Zaporizhzhia perché è lì la porta di ingresso della Crimea. Le fortificazioni però non si sono fermate a quella zona, i russi hanno fortificato sostanzialmente da Mariupool fino a diversi tratti di spiaggia della Crimea. Dalle immagini satellitari, si parla di almeno 700 chilometri di fortificazioni campali. Si tratta di trincee alle quali vengono affiancate queste grandi piramidi che si chiamano denti di drago e servono ad ostacolare i carri armati e i movimenti dei mezzi corazzati. Sono trincee che inoltre sono scavate su più linee, almeno tre. In questo bisogna riconoscere che i russi hanno grandi capacità ed esperienza. Nel preparare trincee e fortificazioni campali, infatti, i russi utilizzano un mezzo specifico che hanno solo loro che consente di scavare con maggiore velocità e regolarità circa un km di trincee all'ora ma utilizzano anche manodopera locale per perfezionare queste strutture.

Del resto gli ucraini sono mesi che dicono che ci sarà questa offensiva per recuperare i territori persi e che provocherà gravi perdite e tutti ormai la aspettano. Secondo il Generale Usa Cavoli, comandante delle forze NATO e statunitensi in Europa (SACEUR – Supreme Allied Comand Europe), i russi si sono rafforzati anche in termine di forze, da un documento di febbraio-marzo da lui citato si afferma che 527 battaglioni dei 544 che avrebbero a disposizione sono ora schierati in Ucraina. Inoltre la Russia ha ancora disponibile mille aerei da combattimento, cioè una forza aerea sicuramente da tenere a mente in caso di offensiva ucraina. Poi sicuramente molto dipenderà dalla volontà di combattere dei soldati russi. Tolta la Wagner e tolta qualche unità speciale come i paracadutisti, infatti, si dice che il morale non sia così alto. Infine molto dipenderà dalla leadership cioè dalla linea di comando russo e se saprà gestire meglio le operazioni, dal livello strategico dell'alto comando e scendendo fino ai comandanti tattici.

Per combattere questo sbarramento russo gli ucraini sono pronti? Hanno mezzi e militari sufficienti?

Secondo le ultime notizie, pare che per questa offensiva gli ucraini abbiano predisposto dalle nove alle dodici brigate meccanizzate, in parte coi nuovi mezzi corazzati forniti dall'Occidente. Se si considera che nella precedente offensiva hanno impiegato 4 brigate, con circa 4 o 5mila uomini ciascuna, l'impegno è decisamente massiccio. Senza contare che servono solo per sfondare il fronte, poi ci sono tutti i militari distribuiti lungo la linea del fronte. L'Ucraina si è lamentata per la mancanza di munizioni a lunga gittata e missili per poter avviare l'offensiva ma secondo il generale Usa Cavoli, l'Occidente ha fornito all'Ucraina il 98% del materiale chiesto da Kiev per condurre l'offensiva. Inoltre nelle ultime settimane è emersa la notizia che gli Usa avrebbero spostato proprie riserve di munizioni da Israele all'Ucraina proprio per poter garantire una maggiore scorta di munizioni, oltre i mezzi. Per gli Usa, gli ucraini sarebbero pronti per equipaggiamento e munizioni, è stato stimato che Kiev abbia circa 700mila uomini in armi, di cui circa 10-15mila con addestramento superiore grazie a Usa e Paesi occidentali.

Generale Giorgio Battisti
Generale Giorgio Battisti

Voci sempre più insistenti dicono che gli ucraini si stanno concentrano attorno o poco a sud di  Zaporizhzhia, tanto che le forze russe avrebbero allestito posizioni di combattimento anche attorno alla centrale nucleare. Dove è più probabile l'attacco ucraino?

Dove effettueranno l'offensiva gli ucraini è un grande curiosità. Dopo i tanti annunci, ultimamente anche gli ucraini sono più generici su dove e quando ci sarà l'attacco. Anche se ci sono notizie di forze armate di Kiev oltre il fiume Dnipro a sud di Kherson, si tratta probabilmente di forze speciali sbarcate per prendere informazioni sulle difese russe e per disturbare un po' la preparazione dei russi. Bisogna considerare che il fiume lì è largo almeno un chilometro quindi non sarà certo facile oltrepassarlo. Se intendono condurre la controffensiva in quella zona lì per arrivare subito all'ingresso della Crimea, all'istmo di Perenkop, devono organizzarsi bene per superare il fiume e farlo sotto il fuoco russo non sarà facile. Servono pontoni per trasportare i mezzi e realizzare ponti campali per i carri armati. Serve una operazione molto complessa e organizzata dettagliatamente. Un'altra possibilità è quella di fare finta di attaccare a Kherson e attaccare invece in direzione di Melitopol. Questo infatti permetterebbe agli ucraini di tagliare in due il territorio occupato dai russi, isolando le linee di comunicazioni terrestri che collegano la Russia alla Crimea e lasciando a quest'ultima solo la possibilità di essere rifornita traverso il ponte di Kerc, già colpito e danneggiato. È possibile inoltre che a sud l'attacco possa essere effettuato solo con lanci di razzi guidati a lunga distanza per interdire i movimenti delle forze russe in Crimea, quindi colpendo posti di comando e centri nevralgici, e avanzare invece con le truppe verso Melitopol. Non è escluso che gli ucraini possano attaccare a nord di Bakhmut dove avevano attaccato a settembre.

L'offensiva ucraina sembra dunque imminente, quali sono le previsioni per l'inizio dell'attacco?

Per i tempi dell'offensiva c'è un aspetto politico, quello di cercare di mandare di traverso la festa del 9 maggio di Putin, il Giorno della Vittoria dell'Unione Sovietica sui nazisti, e poi c'è quello meteorologico. Ora siamo in piena fase di disgelo quindi il terreno è molle e non permette il movimento dei mezzi corazzati fuori strada. Dalle stime fatte si parla tra fine mese e prima settimana di maggio quando le condizioni meteo dovrebbero migliorare.  Al momento si continua combattere attorno a Bakhmut dove da 8 mesi si stanno distruggendo le migliori forze sia russe che ucraine con un logoramento giornaliero e perdite spaventose. I russi contano di poter sfondare definitivamente e avere accesso queste due autostrade che porterebbero verso l'interno dell'Ucraina. Oltre alla prosecuzione dell'attacco su Bakhmut, i russi stanno conducendo limitati attacchi a sud nelle località di Marinka, Avdivka e Vuhledar nell'oblast di Lughansk per tenere impegnate le forze ucraine. I russi insomma non staranno a guardare. La controffensiva ucraina sarà sicuramente un enorme scontro. Io ritengo che, come capitato in altre azioni così preannunciate, molto dipenderà dalle prima 24 ore. Perché se nelle prime 24 ore non ci saranno grossi sfondamenti o grosse avanzate ucraine, l'offensiva potrebbe rischiare di arenarsi.

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