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Conflitto Israelo-Palestinese

Come ha fatto il sistema di difesa israeliano a rispondere all’attacco iraniano: la spiegazione del generale

Il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare italiana, a Fanpage.it ha commentato l’attacco missilistico lanciato dall’Iran contro Israele e spiegato come solitamente funziona il sistema di difesa israeliano in queste occasione. “Israele ha tre sistemi di difesa integrati e radar volanti di ultima generazione, i migliori”.
Intervista a Generale Leonardo Tricarico
Ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare italiana.
A cura di Eleonora Panseri
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È arrivato nella tarda serata di oggi, martedì 1 ottobre, l'attacco a sorpresa dell'Iran che ha colpito Israele con il lancio di centinaia di missili, come già accaduto pochi mesi fa, nella notte tra sabato 13 e domenica 14 aprile.

"Per fare un paragone con l'attacco del 14 aprile bisognerà attendere una valutazione delle dimensioni di quello odierno, così come del tipo di missili che sono stati lanciati. Mi sembra però che questa volta non ci sia stato un grosso aiuto da parte di altri attori, Israele se l'è cavata praticamente da solo, e ho l'impressione che anche questa volta non ci siano stati gravi danni".

A parlare è il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare italiana, che a Fanpage.it ha commentato l'attacco e spiegato come solitamente funziona il sistema di difesa israeliano in queste occasioni.

Il Generale Leonardo Tricarico
Il Generale Leonardo Tricarico

"Il sistema di difesa di Israele, da un po' di tempo a questa parte, è costantemente allerta, 24 ore su 24 ore. Questa volta potrebbero non esserci state le condizioni del precedente attacco, ma solo perché non sembra che Israele sia stato allertato da altri. Il sistema però era pronto", ha aggiunto.

Il generale lo ha definito "un sistema a cipolla, formato da tre parti diverse. Uno è l'Iron Dome, il secondo è l'Arrow 3 e il terzo è la cosiddetta Fionda di Davide (in ebraico: קלע דוד, Kelah Da'vid). Questi tre sistemi sono integrati tra loro e consentono la scoperta e la neutralizzazione di missili, da molto lontano e da molto vicino".

"In più – ha aggiunto Tricarico – anche se non so se li avesse in volo durante questo attacco, Israele ha dei radar volanti di ultima generazione, i migliori, che hanno performance doppie anche rispetto a quelli Nato. Li abbiamo anche noi in Italia, per questo so queste cose e li conosco bene. Se erano in volo, questi radar permettono di vedere qualunque mezzo che viaggia a più di 36 chilometri l'ora".

Secondo il generale, tutte queste componenti costituiscono un "sistema molto efficiente", che resistette durante il precedente attacco "e ritengo che anche questa volta lo abbia fatto. Ora vedremo quali saranno le informazioni che arriveranno, l'esercito israeliano fornirà sicuramente il Battle Damage Assessment (il bilancio dell'attacco, ndr)".

Israele ha già minacciato una dura risposta all'attacco di questa sera. Nonostante, l'Iran abbia a sua volta detto che, di fronte a una reazione israeliana, ci sarà un'ulteriore aggressione.

"La reazione ora è tutta da vedere. – osserva Tricarico – Se da un lato Israele prende certe decisioni con poca saggezza, dall'altro l'Iran rischia di sprecare soldi, tempo e di avere un ulteriore danno d'immagine perché se Israele ha questo sistema blindato, che funziona, cosa pensano di colpire?"

"Loro hanno l'arma del terrorismo, integra e la più insidiosa, – aggiunge il generale – oppure quella della guerra ibrida. Come, per esempio, i missili Houthi sulle navi civili. Insistere nella direzione di un nuovo attacco non porterebbe a nulla".

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