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Elezioni USA 2024

Come funzionano le elezioni USA e come viene eletto il nuovo Presidente alla Casa Bianca

Il 5 novembre 2024 i cittadini americani voteranno il futuro presidente degli Stati Uniti, che si insedierà alla Casa Bianca a inizio del 2025. Chi vincerà tra Kamala Harris e Donald Trump sarà deciso dai cosiddetti Grandi Elettori: cosa significa e come funziona il sistema di voto negli USA.
A cura di Ida Artiaco
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Il 5 novembre 2024 si terranno le elezioni presidenziali USA: tra meno di un mese gli elettori degli Stati Uniti durante il cosiddetto Election Day saranno chiamati alle urne per decidere il loro nuovo presidente, che succederà a Joe Biden. Dovranno scegliere tra Kamala Harris, candidata per il partito democratico e attuale vicepresidente, e l'ex inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, candidato per il partito repubblicano. Per quanto riguarda i vicepresidenti, la corsa è tra il governatore del Minnesota Tim Walz per i democratici e l'ex marine JD Vance per i repubblicani. Ci vorrà qualche giorno per conoscere i risultati, la cui ufficialità arriverà dopo settimane. Chi vincerà si insedierà a gennaio 2025 durante il cosiddetto Inauguration Day, e resterà in carica 4 anni, fino al 2029.

La data dell'Election Day non è scelta a caso, ma si vota il martedì immediatamente successivo al primo lunedì di novembre: questa scelta rappresenta una tradizione nel sistema elettorale statunitense. In molti Stati le elezioni partono tuttavia anche diverse settimane prima: ciò è spiegato con la volontà di permettere anche a chi è assente in quel giorno specifico di poter esprimere la propria preferenza, anche per posta. I cittadini non votano direttamente il Presidente, bensì i cosiddetti Grandi Elettori, che sono i deputati e senatori che siedono al Congresso. Si ricordi che gli Usa sono una Repubblica presidenziale di tipo federale, composta da 50 stati e da un distretto, quello della Columbia e il loro sistema elettorale è una diretta conseguenza di questa struttura istituzionale, basandosi su collegi statali e maggioritari.

Come funziona il sistema elettorale americano: winner takes all

Sulla scheda elettorale compaiono i nomi del candidato e del suo vicepresidente (il cosiddetto ticket). Il voto dato dal popolo ai ticket viene però assegnato ai cosiddetti Grandi Elettori. Che significa? L'elezione del presidente degli Stati Uniti è indiretta. I cittadini scelgono, cioè, i Grandi Elettori nei singoli stati in numero proporzionale alla popolazione. I grandi elettori sono in totale 538, numero che corrisponde alla somma dei deputati e senatori che rappresentano lo stato al Congresso.

Sono i Grandi Elettori, riuniti nel Collegio elettorale (ognuno nella capitale dello Stato di riferimento e mai tutti insieme) che poi formalmente, e a scrutinio segreto, voteranno il presidente e il vicepresidente Usa. Ad un candidato sono necessari 270 voti per aggiudicarsi la vittoria alla Casa Bianca.

I voti elettorali vengono aggiudicati all'interno di ciascuno dei 50 stati con un sistema maggioritario secco, che viene definito il "winner takes all". Fanno eccezione Nebraska e Maine, gli unici due stati che hanno scelto di assegnare i loro voti elettorali, rispettivamente cinque e quattro, con il sistema proporzionale. In tutti gli altri stati, dunque, il vincitore prende tutto anche se per uno scarto minimo di voti.

Chi può votare alle elezioni USA 2024

Possono votare alle elezioni presidenziali 2024 tutti i cittadini americani che abbiano compiuto 18 anni d'età. Fanno, però, eccezione i cittadini residenti nel distretto di Columbia e nei territori non incorporati degli Usa, che includono Guam, Porto Rico, le Isole Marianne Settentrionali e le Isole Vergini americane. Prima del 1971, era possibile votare solo a partire dai 21 anni. Si ricordi che in 35 stati occorre, nel voto di persona, esibire alle urne una forma accettata dal singolo stato di documento di identità. Tra questi stati ci sono Wisconsin, Texas, Kansas, Indiana, Tennessee, Missouri e Georgia. In Texas ad esempio è valida la tessera per il porto d'armi ma non quella studentesca. A volte, ma non sempre, è possibile produrre altra documentazione originale che dimostra la residenza e a volte esprimere un voto provvisorio.

Le primarie e le convention dei candidati

I candidati dei due partiti vengono scelti durante le primarie. La costituzione americana non prevede, né regola, l’istituzione delle elezioni primarie, che tuttavia si svolgono da oltre un secolo.

Durante queste votazioni, i cittadini determinano in modo diretto il candidato alla carica presidenziale per il proprio partito. Queste elezioni si svolgono nel corso di 5 mesi: iniziano generalmente con il Caucus dell’Iowa, tra l’inizio di gennaio e l’inizio di febbraio di ogni anno bisestile e terminano a giugno. Durante questo periodo di tempo si decide quali delegati parteciperanno alla convention finale di partito (quest'anno quella dei dem si è svolta a Chicago). Le convention sono un evento molto atteso dagli elettori, durante il quale viene stabilito il nome del candidato al ruolo di Presidente per ciascun partito.

Il voto dei grandi elettori e il Collegio Elettorale USA

Come abbiamo visto, il presidente Usa non viene eletto dai cittadini ma dai cosiddetti Grandi Elettori (presidential electors), che hanno il compito di rappresentare i cittadini americani all’interno del collegio elettorale, che vota tecnicamente e direttamente per uno dei candidati al ruolo di presidente.

I grandi elettori, che vengono scelti dai singoli Stati, sono in tutto 538, numero dato dalla somma dei deputati della Camera dei Rappresentanti (435) più il numero dei Senatori (100) a cui si aggiungono 3 delegati del Distretto di Columbia (Washington D.C.). Dal momento che le liste dei candidati a grande elettore sono espressione dei partiti, l’esito del voto diventa chiaro già il giorno delle elezioni. Nella storia americana, infatti, i casi di faithless electors, o elettori infedeli, sono stati pochissimi.

Ogni Stato ha diritto a due grandi elettori più altri, tanti quanti sono il numero dei deputati mandati alla Camera dei Rappresentanti. Rispetto alle precedenti elezioni, la ripartizione del numero dei grandi elettori all’interno dei vari Stati è cambiata per effetto del censimento del 2020. In particolare, il Texas ha guadagnato due grandi elettori, Carolina del Sud, Colorado, Oregon, Florida e Montana hanno guadagnato un grande elettore. California, Illinois, Michigan, New York, Ohio, Pennsylvania e Virginia Occidentale hanno perso un grande elettore.

Il collegio elettorale si riunisce da tradizione il primo lunedì successivo al primo mercoledì di dicembre. Il congresso poi tabula i voti la prima settimana di gennaio e la nuova presidenza inizia il 20 gennaio successivo alle elezioni.

Quanti sono i grandi elettori per Stato

Mappa grandi elettori.
Mappa grandi elettori.

Ecco di seguito l'elenco completo del numero dei Grandi Elettori stato per stato:

  • Pennsylvania 19 grandi elettori;
  • Michigan 15;
  • Wisconsin 10;
  • Georgia 16;
  • Nebraska e Maine 10;
  • North Carolina 16;
  • California 54;
  • Texas 40;
  • Florida 30;
  • New York 28;
  • Illinois 19;
  • Ohio 17;
  • New Jersey 14;
  • Virginia 13;
  • Washington 12;
  • Arizona 11;
  • Indiana 11;
  • Massachusetts 11;
  • Tennessee 11;
  • Maryland 10;
  • Minnesota 10;
  • Missouri 10;
  • Alabama 9;
  • Colorado 10;
  • South Carolina 9;
  • Kentucky 8;
  • Louisiana 8;
  • Connecticut 7;
  • Oklahoma 7;
  • Oregon 8;
  • Arkansas 6;
  • Iowa 6;
  • Kansas 6;
  • Mississippi 6;
  • Nevada 6;
  • Utah 6;
  • New Mexico 5;
  • West Virginia 4;
  • Hawaii 4;
  • Idaho 4;
  • New Hampshire 4;
  • Rhode Island 4;
  • Alaska 3;
  • Delaware 3;
  • District of Columbia 3;
  • Montana 4;
  • North Dakota 3;
  • South Dakota 3;
  • Vermont 3;
  • Wyoming 3.

Come viene eletto il Presidente degli Stati Uniti

Il presidente degli Stati Uniti, dunque, non viene eletto direttamente dai cittadini ma dai Grandi Elettori. In altre parole, i cittadini americani non votano direttamente il presidente che desiderano bensì la persona che, se eletta, lo voterà a sua volta e ne permetterà la vittoria. In 48 stati su 50 diventa grande elettore chi prende un voto più dell'avversario. Siccome i grandi elettori sono 538, per diventare Presidente degli Stati Uniti bisogna avere i voti di 270 grandi elettori (ossia la maggioranza assoluta, la metà + 1). I grandi elettori, che saranno eletti il 5 novembre prossimo, si ritroveranno assieme solo a metà dicembre. In quell'occasione voteranno il candidato che farà il presidente e quello che farà il vicepresidente.

L'insediamento con l'"Inauguration Day", durata del mandato e rieleggibilità

Dopo che i Grandi Elettori hanno votato, l'insediamento del nuovo presidente e del suo vice avverrà solo a gennaio del 2025. Il Congresso è convocato a Camere riunite il 6 gennaio, per ratificare i risultati e proclamare la nomina del Presidente.

Il mandato del presidente dura 4 anni ed inizia formalmente il 20 gennaio successivo al giorno delle elezioni. Può essere rieletto solo una volta, quindi per un totale di due mandati consecutivi. In caso di morte o dimissioni del presidente, il suo vicepresidente ha il compito di terminare il mandato. Una volta terminato il mandato, il presidente non diventa senatore, come accade, ad esempio, in Italia.

Cosa succede in caso di parità tra i candidati Presidenti

Ciascun candidato ha bisogno di 270 voti per essere eletto Presidente. Nella storia è capitato rarissime volte che si verificasse uno scenario in cui nessuno dei due candidati raggiunga questo numero o ci sia addirittura una situazione di parità.

In questo caso, occorre procedere in un altro modo. Se nessun candidato raggiunge la maggioranza dei voti elettorali, presidente e vicepresidente vengono scelti in base ai dettami del XII emendamento. Il presidente è scelto dalla Camera dei Rappresentanti fra i tre candidati che hanno ricevuto più voti, ma in questa votazione si vota per Stati: i rappresentanti di uno stesso Stato dispongono, collettivamente, di un solo voto. Un secondo ballottaggio per la scelta del vicepresidente si tiene al Senato, con un voto per ogni senatore.

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