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Elezioni USA 2024

Come funziona lo spoglio dei risultati per le elezioni Usa e quanto dura per Stato con il fuso orario

Alle elezioni Usa 2024 lo spoglio delle schede partirà subito dopo la chiusura dei seggi. Ci sono sei diversi fusi orari, quindi le differenze di ora con l’Italia siano molto significative: in Alaska si voterà fino alle dieci di mattina di mercoledì (ora italiana). Buona parte dei risultati arriverà prima della fine degli scrutini, che richiederanno giorni, ma negli Stati chiave potrebbe essere necessario aspettare.
A cura di Luca Pons
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Alle elezioni presidenziali degli Usa 2024 ci saranno proiezioni ed exit poll, ma nei casi più importanti bisognerà aspettare di andare molto avanti con lo spoglio delle schede per conoscere l'esito. Naturalmente lo scrutinio dei voti non potrà iniziare fino a quando i seggi non saranno stati chiusi, cosa che avverrà in orari molto diversi (per l'Italia) dato che negli Stati Uniti ci sono ben sei fusi orari diversi. Lo spoglio durerà diverse ore, ma in certi casi si può procedere anche per alcuni giorni prima di conoscere i risultati ufficiali. Nel 2020, ad esempio, prima di assegnare Arizona, Nevada e Pennsylvania (e quindi la vittoria) a Joe Biden passarono quasi quattro giorni.

A che ora chiudono i seggi alle elezioni USA: il fuso orario Stato per Stato

Gli Stati Uniti coprono sei fusi orari differenti nei loro territori principali. Il più vicino a quello italiano è quello della costa orientale, il cosiddetto Est (Eastern standard time). Qui rientra quasi la metà degli Stati, inclusi tre Stati chiave su sette: Georgia, North Carolina, Pennsylvania.

Si trovano sei ore indietro rispetto all'Italia, e sono: Connecticut, Delaware, District of Columbia, Georgia, Maine, Maryland, Massachusetts, New Hampshire, New Jersey, New York, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Vermont, Virginia e West Virginia. E, in parte, anche i territori di Florida, Indiana, Kentucky, Michigan e Tennessee

Qui la chiusura dei seggi arriverà tra le ore 19 e le ore 20 locali, quindi tra l'una e le due di notte in Italia. Invece a New York si voterà fino alle 21, quindi fino alle tre italiane.

Sempre negli Usa continentali si applica anche il Central standard time (Cst), che in questo momento si trova sette ore indietro rispetto all'Italia. Vi rientrana Alabama, Arkansas, Illinois, Iowa, Louisiana, Minnesota, Mississippi, Missouri, Oklahoma e Wisconsin. E, solo in parte,  Florida, Indiana, Kansas, Kentucky, Michigan, Nebraska, North Dakota, South Dakota, Tennessee e Texas. In questi Stati, la chiusura dei seggi avverrà mediamente quindi tra le due e le tre di notte italiane. Tra questi, Michigan e Wisconsin sono considerati Stati chiave.

I seggi chiuderanno invece tra le tre e le quattro di notte (ora italiana) nella maggior parte degli Stati che rientrano nella cosiddetta Mountain time zone, otto ore dietro all'Italia: Arizona, Colorado, Montana, New Mexico, Utah, Wyoming. E, in parte, Idaho, Kansas, Nebraska, Nevada, North Dakota, Oregon, South Dakota e Texas. Arizona e Nevada sono gli ultimi due Stati chiave.

C'è poi la Pacific time zone, che riguarda soprattutto California e Stato di Washington, ma anche parte di Idaho, Nevada e Oregon. Si trova nove ore indietro rispetto all'orario italiano. Qui i seggi chiuderanno tra le quattro e le cinque del mattino italiane.

Infine, sia l'Alaska che l'arcipelago delle isole Hawaii hanno fusi orari diversi dal resto del Paese. Nel primo Stato, l'orario è di dieci ore indietro rispetto all'Italia. Ma, visto che si può votare fino alla mezzanotte locale, i seggi chiuderanno solo alle dieci del mattino per noi. Infine, le Hawaii si trovano indietro di undici ore: le urne chiuderanno alle sei del mattino italiane.

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Quando comincia lo spoglio per i risultati e come funziona

Quando alle elezioni presidenziali chiuderanno i seggi, partirà subito lo spoglio delle schede. Arriveranno immediatamente delle informazioni rilevanti: prima gli exit poll, sia a livello nazionale che in molti Stati, e poi le proiezioni basate sullo scrutinio parziale per stabilire chi abbia vinto o comunque chi sia in vantaggio. A scrutinio in corso, quindi, sarà possibile sapere chi ha vinto in certe zone del Paese.

Tuttavia in alcuni casi – come gli Stati chiave, quelli più delicati e decisivi per l'esito finale dell'elezione – bisognerà probabilmente aspettare che lo scrutinio sia terminato o quasi, per conoscere il nuovo o la nuova presidente degli Usa. Il conteggio prenderà in considerazione tutte le modalità di voto, quello elettronico e quello cartaceo per posta. Data la complessità delle operazioni e la quantità di voti da contare, serviranno come minimo diverse ore prima che i lavori siano conclusi. E, come detto, negli Stati in cui uno dei candidati avrà un ampio margine di vantaggio il risultato potrà essere dichiarato già entro qualche ora.

Quanto dura lo spoglio delle schede elettorali negli Stati al voto

Lo spoglio delle schede elettorali richiederà certamente diverse ore. Non ci si può aspettare che il conteggio sia concluso prima della tarda mattinata di mercoledì 6 novembre (ora italiana), anche negli Stati che sono più vicini all'Italia per fuso orario. Per quelli più lontani – in Alaska si voterà fino alle dieci di mattina italiane – saranno naturalmente necessarie delle ore in più.

Prima che le operazioni di spoglio siano del tutto completate, e che ogni singolo voto sia stato registrato e sommato, potrebbero servire diversi giorni. Negli Stati in cui c'è un forte vantaggio di Kamala Harris o di Donald Trump, questo probabilmente importerà poco. Già qualche ora dopo la chiusura dei seggi, se gli scrutini parziali confermeranno i sondaggi e gli exit poll, sarà possibile dichiarare la vittoria di un candidato o dell'altro. Già nel corso della notte elettorale, quindi, arriveranno vari annunci di questo tipo. Ma non sarà così semplice in tutti gli Stati.

Quando conosceremo i risultati delle elezioni USA: chi vincerà tra Trump e Harris

Come ribadito in più occasioni, l'attenzione di tutti si concentrerà su sette Stati in particolare, considerati chiave. Qui, se durante lo spoglio non emergerà una chiara maggioranza per Harris o Trump, bisognerà aspettare che lo scrutinio continui, magari anche che sia praticamente completato. Nel 2020 fu necessario aspettare quattro giorni di scrutinio prima che le emittenti nazionali, numeri alla mano, potessero assegnare tre Stati chiave – Arizona, Nevada e Pennsylvania – al democratico Joe Biden, sancendone così la vittoria. La votazione si era svolta il 3 novembre, e l'annuncio arrivò la mattinata del 7 novembre.

Non è detto che la stessa cosa accada in queste elezioni, ma potrebbe. I sondaggi hanno confermato che la corsa è decisamente equilibrata, e che soprattutto negli Stati chiave – nonostante un lieve vantaggio di Donald Trump in alcune rilevazioni – tutto potrebbe accadere. Dunque, se i risultati del voto rispetteranno queste previsioni, potrebbe essere necessario aspettare per giorni. A meno che, magari di fronte a un risultato particolarmente conteso e uno o più Stati vinti per una manciata di voti, un candidato non decida di fare ricorso e chiedere un riconteggio. In questo caso, per conoscere l'esito potrebbero servire settimane.

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