Come funziona e quali sono le regole del nuovo lockdown anti-Coronavirus nel Regno Unito
Prove di lockdown nazionale nel Regno Unito dove da domani, giovedì 24 settembre e per i prossimi sei mesi saranno in vigore le nuove misure di contrasto alla diffusione dell'emergenza Coronavirus. Un vero e proprio piano d'attacco per contenere la trasmissione del contagio, che è stato illustrato ieri sera dal premier Boris Johnson in diretta tv dopo gli avvertimenti dei consulenti scientifici del suo governo, Patrick Vallance e Chris Whitty, secondo i quali se l'incremento dei nuovi casi di Covid-19 resterà al livello attuale, potrebbero esserci 50mila infezioni a ottobre e oltre 200 morti al giorno a novembre. Insomma, uno scenario da scongiurare, cercando allo stesso tempo di non imporre un nuovo blocco totale e nazionale che sarebbe devastante per il sistema economico inglese. Dal coprifuoco serale con la chiusura anticipata di pub e ristoranti all'obbligo di mascherina fino alle nuove multe, salate, per i più furbi, ecco si può e non si può fare in Uk a partire da domani.
Chiusura di pub e ristoranti
Tra le prime misure adottate dal governo Johnson nel Regno Unito c'è il coprifuoco serale con la chiusura di pub, bar e ristoranti, inclusi i take-away, alle 22. All'interno dei locali sarà previsto il servizio al tavolo e dovrà essere sempre e comunque rispettata la regola del sei, cioè il divieto di assembramento con più di sei persone, inclusi i bambini. Il motivo alla base di questa scelta è stato illustrato dallo stesso premier: "Quello che abbiamo visto è che la diffusione del contagio tende a verificarsi soprattutto durante le ore notturne, dopo che è stato consumato più alcol". Chiunque frequenterà uno di questi luoghi dovrà anche compilare i moduli di tracciabilità del Servizio Sanitario Nazionale in modo che nel caso in cui scoppi un focolaio, potrà essere contattato. Chiunque non rispetti queste regole sarà multato per 200 sterline fino a un totale di oltre 3200.
La regola del sei
La famosa regola del sei non vale solo all'interno di pub e ristoranti ma in ogni luogo, anche pubblico e all'esterno, con persone che non appartengano al proprio nucleo familiare o alla cosiddetta support bubble, letteralmente bolla di supporto. Ciò significa che anche i pranzi e le cene con familiari che non siano conviventi sono vietati se non si rispetta il divieto di assembramento con più di sei persone.
Smart working
Marcia indietro del governo britannico anche per quanto riguarda lo smart working. Il lavoro a distanza e non più dall'ufficio viene ora incentivato vista la nuova impennata di contagi da Coronavirus. "Chiediamo ancora una volta di lavorare da casa a chi può farlo – ha detto Boris Johnson -. Nei servizi pubblici chiave, e in tutte le professioni in cui non è possibile lavorare a distanza, come l'edilizia o la vendita al dettaglio, le persone potranno continuare a frequentare i loro luoghi di lavoro. Dobbiamo mantenere l'economia in movimento il più possibile. Per cui la regola è: vai a lavorare se devi, ma fallo da casa se puoi". Scuole e aziende restano aperte.
Matrimoni e altre celebrazioni
Il numero degli invitati ai matrimoni è stato dimezzato da 30 a 15. Molte coppie che avevano programmato di sposarsi quest'anno sono state devastate dal continuo cambio di regole, e questo sarà un altro duro colpo per molti. Sempre Johnson ha annunciato che "da lunedì, un massimo di 15 persone potranno partecipare ai matrimoni, ma fino a 30 potranno invece ancora partecipare ai funerali", ma non è escluso che l'orientamento del governo possa cambiare ancora.
Obbligo di mascherina, esercito e sanzioni
Il governo del Regno Unito ha deciso inoltre di estendere l'obbligo di mascherina anche all'aperto, mentre sono state inasprite le sanzioni per chi non rispetta le nuove regole di contenimento del Coronavirus. "Ci sono state troppe violazioni delle regole", ha detto Johnson spiegando che verranno introdotte multe fino a 10mila sterline per i trasgressori e addirittura la polizia sarà appoggiata dall’esercito nell’opera di sorveglianza delle norme che resteranno in vigore almeno per i prossimi sei mesi.