Colpo di stato in Sudan: militari arrestano Premier e ministri in casa, assaltata l’abitazione
Colpo di stato in Sudan dove militari dell'esercito del Paese africano hanno fatto irruzione a casa del Premier Abdalla Hamdok e lo hanno arrestato. lo riferisce Al Hadath TV, citata da al Jazeera. Le informazioni che arrivano dalla capitale Khartum al momento sono molto frammentarie visto che, a causa della rivolta dei militari, sono state quasi oscurate del tutto le telecomunicazioni. "L'accesso alle telecomunicazioni è stato limitato quindi è molto difficile ottenere informazioni su cosa stia succedendo" fanno sapere dalla stessa emittente araba che ha propri inviati sul posto. Dalle prime notizie che giungono dal Sudan, insieme al primo ministro sarebbero stati tratti in arresto anche altri esponenti del governo tra cui i ministri dell'Industria e dell'Informazione e un consigliere del premier secondo quanto comunicato dal ministero dell'informazione sulla sua pagina Facebook.
Si tratta di un momento delicatissimo per il paese che è ancora nel bel mezzo di una transizione dopo la cacciata dell'ex presidente Omar al-Bashir nel 2019. Dopo la caduta del presidente, il Paese ha formato un governo composto da militari e civili che però si è sfaldato e appena nel settembre scorso un tentativo di colpo di stato è fallito. Il blitz dei militari che ha dato il via la colpo di stato in Sudan è scattato alle prime luci di oggi quando diversi soldati non meglio identificati hanno assediato l'abitazione del primo ministro dichiarandolo agli arresti domiciliari. Dopo la notizia il principale gruppo pro-democrazia del paese ha reagito invitando la popolazione a scendere in strada per contrastare i militari.
Secondo due funzionari locali, gli arrestati sarebbero cinque: oltre al Premier, il ministro dell’Industria Ibrahim al-Sheikh, il ministro dell’Informazione Hamza Baloul, un consulente per i media del primo ministro e un membro dell’organo di transizione al governo del paese, Faisal Mohammed Saleh. Fonti ancona no confermate parlano di un blitz dei militari anche a casa del governatore dello stato di Khartoum, anche lui posto agli arresti. Secondo alcune fonti, ad aver preso il controllo sarebbero militari fedeli al generale Burhan una delle fazioni in campo per la transizione. Al momento la situazione in Sudan resta però caotica con voci incontrollate che fanno aumentare la tensione anche a causa del blocco delle comunicazioni, con rete internet e di telefonia mobile quasi inutilizzabile. Alcuni uomini in uniforme militare hanno bloccato le strade principali che portano alla capitale mentre la televisione di stato ha cominciato a trasmettere canzoni patriottiche. Secondo il ministero dell'Informazione sudanese, le forze armate avrebbero anche sparato sulla folla per disperdere i manifestanti scesi in piazza contro il colpo di stato.