Il Colonnello russo Medvechek ucciso dai suoi uomini in Ucraina: “Schiacciato da un carro armato”
Un comandante di brigata russo è stato ucciso deliberatamente dai suoi stessi uomini dopo che il reparto che guidava ha subito molte perdite in Ucraina. È quanto riferisce un funzionario occidentale, secondo il quale il colonnello Yuri Medvechek, a capo della 37a brigata fucilieri motorizzata, è stato investito con un carro armato dai suoi soldati. Il fatto, ha riferito la fonte riportata da diversi media internazionali, "dà un'idea del morale dei russi, che sta calando sempre di più".
Sui social circolano i video e le foto del corpo dell'ufficiale, gravemente ferito alle gambe e trasferito in un ospedale in Bielorussia, dove sarebbe stato dichiarato morto, come riferisce il quotidiano inglese The Guardian e anche Sky News. L’episodio non ha al momento trovato nessuna conferma al di fuori delle fonti di Kiev ma si tratterebbe, comunque, del settimo generale russo ucciso in Ucraina. Il primo è stato il Generale Andrei Sukhovestky il 3 marzo la cui morte si deve ad un cecchino. Poi il 7 marzo è toccato al generale Vitaly Gerasimov, l'11 ad Andrei Kolesnikov, il 16 a Oleg Mitayev. Ultimo in ordine di data, il 20 marzo, il generale Andreai Mordvichev secondo la stampa locale.
Secondo dati della Nato sarebbero tra i 7.000 e i 15.000 i caduti russi dall'inizio della guerra, mentre oggi Sergey Rudskoi, primo vice capo di stato maggiore delle forze armate della Federazione russa, ha confermato il numero di 1.351 militari morti durante il primo mese di guerra e ha affermato: "Le forze armate della Federazione Russa continueranno lo svolgimento pianificato dell'operazione militare fino a quando i compiti stabiliti dal comandante in capo supremo non saranno completati".