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Colombia: sì dei giudici alle adozioni per le coppie gay

La Corte costituzionale del Paese sudamericano ha riconosciuto il diritto all’adozione alle coppie composte da persone dello stesso sesso: “l’orientamento sessuale o il sesso di una persona non sono di per sé i segni di una mancanza di idoneità morale, fisica o mentale per adottare”
A cura di Antonio Palma
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Sentenza storica in Colombia in tema di diritti civili per le coppie gay. I giudici della Corte costituzionale del Paese sudamericano infatti hanno riconosciuto il diritto all'adozione alle coppie composte da persone dello stesso sesso. Da oggi in poi dunque le coppie dello stesso sesso non possono essere escluse dalle pratiche per le adozioni da parte di organismi locali. La Colombia già era uno dei Paesi con una legislazione in materia molto più permissiva rispetto al resto del mondo, ma con questa ennesima sentenza l'equiparazione completa tra coppie omosessuali ed eterosessuali è totale. Già lo scorso febbraio infatti la più alta corte del Paese aveva riconosciuto alle coppie gay il diritto all'adozione, ma in quel caso la sentenza era limitata solamente al caso di minori con legami biologici con uno dei due membri della coppia. Ora questo limite è superato.

"Secondo la Costituzione e i trattati internazionali sui diritti umani, secondo il diritto internazionale e la giurisprudenza di questa Corte, l'orientamento sessuale o il sesso di una persona non sono di per sé i segni di una mancanza di idoneità morale, fisica o mentale per adottare", ha dichiarato María Victoria Calle, presidente della Corte Costituzionale, nel corso di una conferenza stampa in cui ha spiegato le motivazioni della sentenza. Per arrivare a una decisione la Corte è stata impegnata in ore di dibattito al termine delle quali la sentenza è stata approvata con sei voti a favore e due contrari. Del resto fino ad oggi nel Paese sono stati sempre i giudici a riconoscere i diritti agli omosessuali con varie sentenze a cominciare da quella del 2007 che ha autorizzato le unioni tra coppie gay. "Abbiamo accolto la notizia con tristezza" ha commentato Monsignor Juan Vicente Cordoba che da tempo si batte nel Paese contro l'equiparazione tra coppie omo ed eterosessuali.

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