Colombia, l’esultanza dei senatori per l’approvazione della legge che vieta il matrimonio con minori: il video

Mercoledì 13 novembre il Senato colombiano ha approvato all’unanimità il disegno di legge che vieta il matrimonio infantile, una piaga legalizzata nel codice civile nazionale. Adesso manca la firma del presidente perché diventi legge.
A cura di Giovanni Turi
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Il via libera del Senato colombiano al ddl per proibire i matrimoni infantili nel Paese
Il via libera del Senato colombiano al ddl per proibire i matrimoni infantili nel Paese

Un momento storico per la Colombia, festeggiato con abbracci e issando cartelli con su scritto "Niñas, no esposas". Nella notte di mercoledì 13 novembre il Senato ha dato il via libera a un disegno di legge che vieta i matrimoni infantili. Un risultato arrivato con una votazione all'unanimità dopo nove tentativi falliti.

Questa piaga trova fondamento in un articolo del codice civile nazionale, in vigore dal 1887. Nel dettaglio, il provvedimento elimina l'articolo che permette a chi ha dai 14 anni in su di sposarsi, a patto dell'ok dei genitori, e tutela i minori che si sono già sposati o congiunti con un'unione civile, a cui viene data la possibilità di annullare l'impegno.

Affinché il disegno di legge diventi legge serve solo la firma del presidente del Paese, d'ispirazione di sinistra con il partito Colombia Humana, Gustavo Petro. Finora il primo passo è stato fatto, accolto dalla gioia di molte figure politiche e non colombiane. Su tutte, la senatrice Clara López e la deputata indipendente Jennifer Pedraza, promotrici del ddl.

Anche perché il voto è arrivato sulla scia delle polemiche esplose sul testo della canzone "+57", uscita in quei giorni, frutto della collaborazione di Karol G, J Balvin, Maluma, Ryan Castro, Blessd e altri artisti colombiani. Parole che sembravano sessualizzare una giovane di 14 anni, il che ha generato indignazione e sconcerto nell'opinione pubblica nazionale.

In un documento presentato da Pedraza si legge che il suo obiettivo prioritario "è garantire che nessun bambino continui a subire le crudeli conseguenze dei matrimoni infantili e delle unioni civili precoci nel Paese". Questo passaggio parlamentare, peraltro, si accosta agli standard dell'Unicef e delle Nazioni Unite sui diritti dei minori e un altro tassello per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'agenda 2030.

Unicef, infatti, ritiene i matrimoni precoci autentiche violazioni dei diritti umani. Secondo una stima del 2023 i matrimoni infantili a livello mondiale si aggirerebbero intorno ai 12 milioni all’anno, soprattutto nei paesi dell’Asia meridionale e dell’Africa sub-sahariana, seguiti da quelli dell’America Latina e dei Caraibi.

In Colombia si parla di 198 matrimoni nel 2021, stando all'ultimo rapporto Unicef sul tema. Da cui emerge anche che il 73,4% delle ragazze che si sono sposate l'hanno fatto con uomini di almeno 20 anni più grandi di loro.

López e Pedraza, in qualità di relatrici, hanno poi osservato che nel 2015 quasi il 28% delle donne del paese si era sposato prima di compiere 18 anni. "Purtroppo non abbiamo adti più recenti – hanno detto -, ma in tutto il mondo ci sono 33 mila casi di matrimoni e unioni precoci tra minori ogni giorno".

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