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Colombia, le ministre lesbiche che fanno coming out

Cecilia Alvarez Correa e Gina Parody sono una coppia a tutti gli effetti. Ma la scelta da parte del presidente Santos prescinde dall’orientamento sessuale delle due ministre: “nell’esecutivo per motivi esclusivamente professionali”.
A cura di Redazione
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Cecilia Alvarez Correa e Gina Parody.
Cecilia Alvarez Correa e Gina Parody.

In Colombia la notizia già girava, ma per i più non era altro che il pettegolezzo di chi provava gusto ad immaginare un liaison tra donne di potere. Ed invece quella tra Cecilia Alvarez Correa, ministra per il Commercio, l’Industria e il Turismo, e Gina Parody, ministra dell'educazione, è a tutti gli effetti una storia d'amore tra membri dello stesso esecutivo. A parlare per prima è stata Alvarez Correa, che ha commentato le parole di un noto giornalista colombiano, Alfredo Molano, che aveva osservato che la cosa più bella del governo "è l’unione fra Gina e Cecilia, il fatto che due donne lesbiche abbiano un rapporto stabile a allo stesso tempo facciano parte dell’esecutivo".

Rapporto stabile che c'è, conferma la ministra per l'Industria, ma – aggiunge – "non ho mai capito perché questo tipo di domande non le fanno agli uomini”. L'inserimento della coppia nell'esecutivo di Juan Manuel Santos Calderón non è comunque il simbolo di una generica apertura verso le istanze dei colombiani omosessuali. Alvarez Correa ha infatti confermato che Santos aveva scelto lei e la compagna "esclusivamente per motivi professionali, e senza mai intromettersi in questioni private". Ben più significativa è dunque la sentenza della Corte Costituzionale di Bogotà, secondo cui è lecita l'adozione del figlio biologico di Ana Leiderman, una lesbica di Medellin, da parte della compagna Veronica Botero.

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