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Collisione nel mare del Nord, un arresto per grave negligenza. Guardia costiera: “La nave Solong affonderà”

In manette è finito un uomo di 59 anni, sospettato del reato di negligenza grave. Secondo indiscrezioni dei media, sarebbe uno dei componenti dell’equipaggio della Solong, che risulta aver speronato la petroliera e che con ogni probabilità è destinata ad affondare.
A cura di Davide Falcioni
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La polizia britannica ha eseguito un arresto nell'ambito delle indagini sulla collisione avvenuta ieri al largo delle coste inglesi del mare del Nord fra la nave portacontainer battente bandiera portoghese Solong e la petroliera svedese Stena Immaculate, noleggiata dal Pentagono attraverso lo spedizioniere americano Crowley.

In manette, come riferisce la BBC, è finito un uomo di 59 anni, sospettato del reato di negligenza grave. Secondo indiscrezioni dei media, sarebbe uno dei componenti dell'equipaggio della Solong, che risulta aver speronato la petroliera e che con ogni probabilità è destinata ad affondare; attualmente la nave è alla deriva in direzione sud, scortata da due rimorchiatori per garantire che rimanga lontana dalla costa.

A condurre le indagini è la polizia di Humberside in collaborazione con la Maritime and Coastguard Agency. "È già stato fatto molto e stiamo ancora lavorando a stretto contatto con i nostri partner per comprendere cosa sia successo e per fornire supporto a tutti coloro che sono stati danneggiati", ha dichiarato il sovrintendente capo Craig Nicholson, spiegando inoltre che la persona arrestata – la cui identità non è stata rivelata – "rimane in custodia, mentre continuiamo a parlare con tutti i soggetti coinvolti per stabilire le circostanze esatte dell'incidente".

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Intanto, intervenendo alla Camera dei Comuni, il viceministro britannico responsabile per il trasporto marittimo Mike Kane ha spiegato che non risultano al momento segni evidenti di inquinamento prodotto dalla collisione avvenuta nel Mare del Nord. Il funzionario ha aggiunto che sono già state predisposte delle misure di contrasto all'inquinamento marino e aereo. "Una volta spento l'incendio sulla Solong, inizieremo a metterle in pratica", ha spiegato Kane.

Nel frattempo lo Yorkshire Wildlife Trust, ente che gestisce due importanti riserve naturali lungo il tratto di costa interessata dall'incidente, ha affermato di non aver ancora visto alcuna prova che il carburante disperso sia arrivato a riva. Stando agli esperti, sono determinanti nel causare o meno un danno ambientale la direzione del vento e il movimento delle maree. Nella zona si trovano la riserva di Spurn Head e quella di Flamborough Cliffs, che ospitano diverse specie di animali protetti.

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Ma anche se non arriverà a riva il carburante causerà importanti danni ambientali essendo altamente tossico per gli esseri umani e la fauna selvatica. Il dottor Simon Boxall, accademico di oceanografia presso l'Università di Southampton, ha affermato che il carburante Jet A-1 trasportato dalla nave Stena Immaculate ha una "tossicità molto più elevata" del petrolio greggio e che "l'impatto sulla vita negli oceani sarà devastante".

Le navi si sono scontrate a poca distanza dall’estuario dell’Humber e da The Wash, una delle aree ecosistemiche più rilevanti del Regno Unito, che ospita centinaia di migliaia di uccelli marini. “Migliaia di foche e i loro cuccioli vivono lungo questo tratto di costa in questo periodo dell'anno, e nelle vicinanze si trovano zone protette per le focene comuni e habitat marini di grande valore”, ha dichiarato Sandy Luk, amministratrice delegata della Marine Conservation Society.

Paul Johnston, scienziato senior presso i Greenpeace Research Laboratories dell’Università di Exeter, ha sottolineato la gravità della situazione: “Il carburante per jet riversatosi in mare nei pressi di un’area di riproduzione delle focene comuni è altamente tossico per i pesci e altre creature marine”. Le autorità ambientali stanno monitorando la situazione per valutare i potenziali danni e predisporre eventuali interventi di contenimento.

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