Clima, lo scienziato Konrad Steffen morto in Groenlandia cadendo in un crepaccio
Konrad Steffen, scienziato svizzero considerato tra i principali studiosi del cambiamento climatico, è morto in un incidente in Groenlandia. L'uomo, che grazie alle sue ricerche aveva puntato a sensibilizzare i grandi della terra su quanto stava accadendo al clima e che dirigeva l'Istituto federale per la ricerca sulla foresta, la neve e il paesaggio (WSL), è rimasto ucciso in un incidente proprio mentre si trovava nella stazione meteorologica, conosciuta come campo svizzero, fra i ghiacci della Groenlandia che stanno cedendo sotto il peso degli aumenti delle temperature. Steffen è infatti precipitato in un crepaccio a circa 100 metri dal campo a causa del cedimento del ghiaccio.
L'incidente è avvenuto due giorni fa, lunedì 10 agosto, ma solo a partire da ieri la notizia del decesso dello scienziato ha iniziato a diffondersi negli ambienti accademici e scientifici. Il corpo di Steffen, infatti, non è stato ancora recuperato e il rischio è che possa rimanere intrappolato tra le nevi eterne della Groenlandia. Cittadino svizzero e statunitense, dal 2012 dirigeva il WSL. Per 40 anni lo scienziato ha condotto ricerche sui cambiamenti climatici nell'Artico. "Con la morte di Steffen, abbiamo perso un collega straordinariamente gentile e impegnato. Tutti nel settore dei Pf sono molto rattristati per questa perdita" ha commentato Michael Hengartner, presidente del consiglio di amministrazione dell'Istituto federale di tecnologia Eth di Zurigo, in uno statement riportato da swissinfo.ch. Steffen ha avuto un'importante carriera come scienziato: dopo il dottorato nel 1984, ha insegnato all'Università di Boulder, in Colorado e, dal 2012, è stato anche docente di ricerca sul clima e sulla criosfera presso il Federal Institutes of Technology di Zurigo e Losanna.