Cliente di un bar pronuncia insulti razzisti, campione di MMA lo stende con un pugno
Non poteva andare peggio a Justin Balboa, l'avventore di un bar di Fort Lauderdale, in Florida, che qualche giorno fa ha avuto la "brillante" idea di ubriacarsi e pronunciare degli insulti razzisti nei confronti di un altro cliente: quest'ultimo, infatti, non era uno qualunque bensì Joe Schilling, combattente di MMA che dopo aver sopportato per un po' gli improperi che gli venivano rivolti ha sferrato una raffica di pugni all'ubriacone mettendolo al tappeto. A dire il vero quest'ultimo barcollava visibilmente di suo, ma di certo le botte ricevute hanno contribuito a stenderlo.
Balboa, che nulla ha a che fare evidentemente con il suo più celebre omonimo Rocky, ha incassato il colpo poi ha chiamato la polizia dicendo di essere stato aggredito. Dal canto suo Schilling ha riferito agli agenti di essere entrato nel bar con le migliori intenzioni ma di essere stato a lungo insultato e minacciato da Balboa: "Ho temuto per la mia vita e l'ho colpito". Non solo, però: il combattente ha raccontato che l'ubriacone da un po' stava insultando anche le cameriere del locale, delle donne di colore, e che alla fine ha deciso di risolvere la questione a modo suo, con un paio di jab ben piazzati sul mento d Balboa.
Contro il povero Balboa anche il gestore del bar: "Quell'uomo era estremamente ubriaco e aveva detto frasi inopportune anche alla fidanzata di Schilling , che a quel punto ha deciso di colpirlo". Il manager ha anche aggiunto che Balboa "è un cliente abituale che causa regolarmente problemi al bar". Insomma, alla fine il povero ubriacone razzista non ha trovato uno straccio di testimone a suo favore. Dovrà tenersi le conseguenze dei pugni e non gli spetterà nessun risarcimento.