Cliente di McDonald’s trova un verme nella carne e gira un video
Non c'è pace per la più grande catena di fast food al mondo, sulla quale si accendono i riflettori dopo le accuse mosse da un cliente del punto vendita McDonald's di Lorong Ah Soo, nel quartiere di Geylang di Singapore. Jasper Lee, un ragazzo ventisettenne, ha dichiarato di aver ordinato a domicilio Big Breakfast, una sostanziosa colazione continentale. Un'abbondante pietanza che aveva mangiato anche altre volte, ma in questo caso – secondo quanto dichiarato – dopo i primi bocconi ha sentito qualcosa di strano sotto ai denti, ha dato quindi un'occhiata al piatto e ha visto che nel macinato di maiale si muoveva un verme. Nonostante il disgusto, il giovane ha avuto la presenza di girare un video (visibile di seguito). La carne, secondo la documentazione della "vittima" appare ben cotta e ciononostante è evidente la presenza di un parassita.
"Dire che è stato uno choc sarebbe un eufemismo. Ho mangiato lo stesso pasto molte volte, ma non lo farò più", ha spiegato Lee, aggiungendo di aver perso immediatamente l'appetito: "Mi sono quasi sentito male". Patricia Yong, direttrice del McDonald's locale, ha avviato un'indagine interna, spiegando che la qualità e la sicurezza sono una priorità dell'azienda. La multinazionale del panino è impegnata da tempo a far cambiare la percezione di sé ai consumatori, proponendo nuovi menu più "local" e investendo molto in pubblicità (tv in primis). In Italia si è assistito contestualmente alla sostituzione nel logo dello sfondo rosso con quello verde e alla presenza di McDonald's tra gli sponsor ufficiali di Expo 2015. Segnalazioni come quelle di Jasper Lee rendono l'operazione di marketing particolarmente complessa, soprattutto se arrivano da paesi europei. Qualche mese fa, in Inghilterra, un cliente trovò tra le patatine fritte una falena, anch'essa fritta.