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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

“Civili palestinesi usati da Israele come scudi umani a Gaza”: cosa dice l’inchiesta della CNN

L’esercito israeliano avrebbe costretto alcuni palestinesi a entrare in case e tunnel a Gaza per evitare di mettere in pericolo le proprie truppe. Lo hanno rivelato alla Cnn un soldato delle Forze di difesa israeliane (Idf) ed ex detenuti palestinesi che hanno raccontato di essere stati utilizzati come scudi umani.
A cura di Eleonora Panseri
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L'esercito israeliano avrebbe costretto alcuni palestinesi a entrare in case e tunnel potenzialmente esplosivi a Gaza per evitare di mettere in pericolo le proprie truppe. A rivelarlo alla Cnn è stato un soldato delle Forze di difesa israeliane (Idf) e cinque ex detenuti che hanno raccontato di essere stati vittime di questa pratica.

Come riferito dal militare, la sua unità avrebbe trattenuto due prigionieri palestinesi con l'esplicito scopo di usarli come scudi umani per esplorare luoghi pericolosi e ha confermato che la pratica è diffusa tra le unità israeliane a Gaza.

"Dicevamo loro di entrare negli edifici prima di noi – ha spiegato – Se ci fossero state delle trappole esplosive, sarebbero saltati in aria loro e non noi". Secondo la Cnn, sarebbe una pratica talmente comune nell'esercito israeliano da avere anche un nome: "Protocollo zanzara".

La testimonianza del soldato e dei cinque ex detenuti dimostrerebbe che sarebbe diffusa in tutto il territorio in cui si stanno svolgendo le operazioni: nel nord di Gaza, a Gaza City, Khan Younis e Rafah.

Il soldato ha spiegato che all'inizio, la sua unità, all'epoca stanziata nel nord di Gaza, utilizzava procedure standard prima di entrare in un edificio sospetto, inviando un cane o praticando un foro nella parete con un proiettile di carro armato o un bulldozer blindato.

Ma un giorno della scorsa primavera un agente dei servizi segreti si sarebbe presentato con due detenuti palestinesi, un ragazzo di 16 anni e un uomo di 20, e avrebbe detto alle truppe di usarli come scudi umani prima di entrare negli edifici, parlando anche di una loro affiliazione con Hamas.

Di fronte alle proteste dei soldati, ha raccontato ancora il militare, uno dei comandanti avrebbe detto: "È meglio che esplodano i palestinesi e non i nostri soldati". "È abbastanza scioccante, ma dopo alcuni mesi a Gaza tendi a non pensare lucidamente – ha detto ancora – Sei solo stanco".

Il soldato ha detto che lui e i suoi compagni si sarebbero rifiutati di condurre operazioni in questo modo dopo due giorni e che avrebbero affrontato il loro comandante superiore che, alla fine, avrebbe ceduto, rilasciando i due palestinesi. Di fronte al loro rilascio, il militare ha detto di aver pensato che non avessero quindi alcuna affiliazione con i miliziani.

"Ci hanno vestiti con uniformi militari e ci hanno messo una telecamera addosso", ha raccontato invece uno degli ex detenuti sentiti dalla Cnn. "Ci chiedevano di fare cose come spostare dei tappeti, dicendo che stavano cercando dei tunnel. Se trovavano all'interno delle case qualcosa di sospetto, dicevano a noi di portarla fuori".

"Pensavo che sarei stato ucciso o sarei morto nel giro di pochi minuti – ha ricordato un altro – Pensavo alla mia famiglia". La Cnn è stata messa in contatto con il soldato tramite Breaking the Silence, un'organizzazione che offre ai soldati israeliani un forum in cui possono condividere le loro testimonianze.

L'organizzazione ha fornito anche delle foto. Una di questa mostrerebbe due militari che incitano un civile palestinese ad avanzare in una zona distrutta nel nord di Gaza. Un'altra ritrarrebbe due civili seduti a terra, con mani e piedi legati e bendati.

In una dichiarazione l'esercito israeliano ha detto alla Cnn che "le direttive e le linee guida dell'Idf proibiscono severamente l'uso di civili detenuti a Gaza per operazioni militari. I protocolli e le istruzioni pertinenti vengono regolarmente chiariti ai soldati sul campo durante il conflitto".

Anche il diritto internazionale proibisce il coinvolgimento di civili in operazioni militari. La Corte Suprema israeliana ha esplicitamente vietato la pratica nel 2005, dopo che gruppi per i diritti umani hanno presentato una denuncia sull'uso di palestinesi da parte dell'esercito per bussare alle porte di presunti militanti in Cisgiordania.

Israele accusa da tempo Hamas di usare i civili a Gaza come scudi umani, inserendo infrastrutture militari in aree civili, accuse che l'organizzazione ha sempre negato, anche se ci sono numerose prove a riguardo, come armi situate all'interno delle case, tunnel scavati sotto quartieri residenziali e razzi sparati da quegli stessi quartieri in territorio densamente popolato.

"Abbiamo visto Hamas usare i palestinesi come scudi umani", ha commentato il soldato. "Ma per me è più doloroso che lo faccia il mio esercito. Hamas è un'organizzazione terroristica e l'Idf non dovrebbe usare pratiche simili".

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