Cisgiordania: coloni israeliani assaltano e incendiano villaggio palestinese, pestato attivista italiano
Una notte di terrore quella trascorsa nel villaggio di Khallet Athaba, nei territori palestinesi in Cisgiordania nella regione di Massafer Yatta. In questa area a sud della città di Yatta, numerosi villaggi palestinesi vivono circondati dagli insediamenti dei coloni israeliani che negli ultimi mesi hanno intensificato raid e attacchi alle case, ai campi agricoli e alla popolazione civile.
Questa notte un gruppo di coloni israeliani ha fatto irruzione nel villaggio, dapprima incendiando i campi coltivati, appiccando il fuoco in più punti spostandosi con pick up e mezzi blindati. Dopo aver impedito ai vigili del fuoco palestinesi di spegnere gli incendi, con un fitto lancio di pietre, i coloni hanno assaltato il villaggio armati di mazze e bastoni, picchiando chiunque gli si parasse davanti.
Ne dà notizia l'associazione italiana Mediterranea Saving Humans che è attiva nei territori palestinesi in Cisgiordania in supporto all'altra realtà italiana "Operazione Colomba". Durante l'assalto, documentato anche da alcuni video girati dai palestinesi residenti, è stato aggredito violentemente un attivista italiano di Mediterranea Saving Humans.
"Hanno tentato di colpirlo con una zappa alla testa"
Con il propagarsi dell'incendio i coloni israeliani hanno marciato sul villaggio pestando tutti quelli che si trovavano davanti. Molti palestinesi sono stati aggrediti e in questo frangente l'attivista italiano di Mediterranea Saving Humans è stato selvaggiamente picchiato. "È stato spinto a terra e picchiato selvaggiamente dai coloni" spiega l'associazione in una nota. "Gli è stato tolto e distrutto il cellulare con cui stava documentando le azioni dei coloni, i coloni hanno tentato di colpirlo con una zappa alla testa, colpendolo fortunatamente solo di striscio e causandogli una ferita allo zigomo. Solo dopo molti minuti dall'inizio del pestaggio è riuscito a scappare nei campi sfuggendo agli aggressori e trovando rifugio solo molto tempo dopo in una casa di pastori palestinesi" sottolinea Mediterranea Saving Humans.
Solo all'alba, quando i coloni hanno lasciato l'area, è stato possibile prestare soccorso all'attivista italiano che è stato trasportato dai residenti del villaggio all'ospedale di Yatta dove è stato sottoposto a cure e accertamenti. Allertata anche la rappresentanza diplomatica italiana a Gerusalemme che sta seguendo la vicenda.
"Continue aggressioni nell'indifferenza dell'esercito israeliano"
A quanto si apprende nell'assalto al villaggio di Khallet Athaba erano presenti anche dei mezzi dell'esercito israeliano, i militari non sarebbero intervenuti durante l'assalto dei coloni. Un comportamento già registrato diverse volte in Cisgiordania.
"Quello che è accaduto stanotte è purtroppo uno scenario che si ripete costantemente nei territori palestinesi in Cisgiordania, dove i coloni agiscono indisturbati come una vera e propria milizia, armata e dotata di mezzi blindati, rendendosi protagonisti di violenze di ogni tipo. L’esercito israeliano mostra sempre di più la sua connivenza con i coloni, anche stanotte durante l’assalto al villaggio erano presenti dei mezzi blindati dell’esercito, che non solo non sono intervenuti per impedire le violenze e gli incendi, ma hanno garantito ai coloni di agire indisturbati. Mentre le attenzioni principali sono giustamente concentrate sul massacro in atto a Gaza, in Cisgiordania la politica di occupazione va avanti con i metodi che abbiamo visto questa notte, con il via libera del governo Netanyahu e delle forze militari" scrive Mediterranea Saving Humans.
L'associazione italiana è impegnata con Operazione Colomba nel supporto alla popolazione civile, accompagnando i pastori al pascolo e gli agricoltori nei campi, provando a documentare le aggressioni e le violenze dei coloni che impediscono pratiche di vita quotidiana ai residenti dei villaggi palestinesi. Dopo le cure mediche verrà sporta ufficiale e formale denuncia alla polizia israeliana da parte dell'attivista italiano.
"Chiediamo che venga accertata l'identità degli assalitori che hanno incendiato i campi e pestato persone “armate” solo di telecamera e macchine fotografiche, e che vengano legalmente perseguiti e sanzionati" conclude l'associazione.
Proprio nei villaggi della regione di Massafer Yatta sono attivi i movimenti nonviolenti palestinesi, una novità nello scenario politico dell'area, che hanno deciso di restare nei propri villaggi combattendo le politiche di occupazione dei coloni con le pratiche della non violenza. E proprio su quest'area nelle ultime settimane si stanno registrando provocazioni e atti intimidatori in un pericoloso e preoccupante crescendo.