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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Cinque neonati palestinesi sono stati lasciati morire da Israele nell’ospedale pediatrico di Gaza

Cinque bambini palestinesi nati prematuri sono stati lasciati morire nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Al-Nasr di Gaza: tutti i medici e gli infermieri della struttura erano stati obbligati ad andarsene dall’esercito israeliano.
A cura di Davide Falcioni
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Cinque neonati palestinesi sono stati lasciati morire nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico Al-Nasr di Gaza: tutti i medici e gli infermieri della struttura erano stati obbligati ad andarsene dall'esercito israeliano, che sosteneva all'interno del nosocomio si nascondessero miliziani di Hamas. A renderlo noto l'Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, che ha chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta internazionale indipendente per fare piena luce sull'ennesima tragedia che ha visto protagonisti dei minori all'interno della Striscia di Gaza.

L'Ong, con sede a Ginevra, ha reso noto che i cinque bambini erano ormai in avanzato stato di decomposizione: sarebbero stati abbandonati al loro destino tre settimane fa, quando le forze d'occupazione israeliane avevano ordinato l'immediata evacuazione dell'ospedale senza curarsi della sorte di tutti i piccoli pazienti ricoverati. Il direttore della struttura sanitaria, il dottor Mustafa Al-Kahlot, ha dichiarato all'Euro-Mediterranean Human Rights Monitor di aver inviato un appello alle organizzazioni internazionali, tra cui la Croce Rossa, sulla difficile condizione dei cinque bambini rimasti in una camerata, chidendo che ci si adoperasse in tutti i modi per salvare loro la vita. Il medico tuttavia non avrebbe ricevuto nessuna risposta.

Al-Kahlot, inoltre, ha spiegato di aver informato l'ufficiale dell'esercito israeliano che aveva ordinato l'evacuazione totale dell'ospedale dello stato di salute dei cinque bambini, tutti collegati con dei respiratori e che di conseguenza non potevano essere trasferiti; l'esercito dello stato ebraico avrebbe replicato di essere a conoscenza della situazione e che avrebbe agito di conseguenza. Niente invece venne fatto per mettere in sicurezza i neonati.

Mona Youssef, medico dell'ospedale Al-Nasr, ha confermato all'osservatorio euro-mediterraneo che l'evacuazione della struttura è avvenuta il 10 novembre, quando soldati dell'IDF hanno ordinato a tutti medici e pazienti di andarsene. Il nosocomio era infatti circondato e da giorni era stato preso di mira dai bombardamenti dell'aviazione. Tutti i presenti quel giorno sono quindi stati costretti a scappare e molti dei bambini sono stati affidati ad adulti che non erano i loro genitori, ma che li avrebbero condotti in un luogo sicuro.

Cinque neonati, tuttavia, sono stati abbandonati nell'ospedale: non potevano essere portati via perché collegati a dei macchinari che permettevano loro di respirare. L'Euro-Mediterranean Monitor ha quindi chiesto che l'esercito israeliano sia ritenuto responsabile della morte dei piccoli e che anche la Croce Rossa Internazionale venga sottoposta a inchiesta per non essere intervenuta e non aver messo in salvo i bambini.

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