Cinque anni fa esatti la strage di Breivik a Utoya: 22 luglio un giorno maledetto
Cinque anni fa esatti la strage di Utoya, oggi l'attentato a Monaco di Baviera. Forse è solo un caso, una coincidenza, ma alcuni particolari che cominciano ad arrivare dalla Germania farebbero pensare ad un attentato che potrebbe anche non essere di matrice islamica. Il 22 luglio del 2011, Anders Breivik, norvegese allora 32enne, uccise 77 persone, tutte giovani, e ne ferì almeno altre 200 sull'isola norvegese nella contea di Buskerud. I ragazzi stavano partecipando a un campo estivo organizzato dalla Lega dei Giovani Lavoratori. Un attentato brutale e terribile attuato, diceva lo stesso Breivik, per mandare un "messaggio forte al popolo, per fermare i danni del Partito Laburista Norvegese" e per fermare "una decostruzione della cultura norvegese per via dell'immigrazione in massa dei musulmani". Breivik, giudicato sano di mente e capace di intendere e di volere, è stato condannato a 21 anni di carcere. ‘"Lotterò fino alla morte per il nazismo" , ha dichiarato l'estremista di destra entrando in tribunale, e dopo aver salutato i suoi avvocati con il saluto nazista. Breivik non si è mai pentito per quello che ha fatto.
Il 20 aprile del 2016 una sentenza del tribunale di Oslo ha accolto un appello presentato da Breivik in cui l'autore della strage di Utoya denunciava violazioni dei diritti umani nei suoi confronti. Helen Andenæs Sekulic, il magistrato che ha letto la sentenza, ha dichiarato che "il divieto di perpetrare trattamenti disumani e degradanti rappresenta un valore fondamentale in una società che voglia definirsi democratica. Questo principio si deve applicare anche nei confronti di assassini e terroristi". I giudici hanno riconosciuto così che l'assassino di Utoya è stato vittima di violazioni dei diritti umani in carcere. Una decisione contestata dallo Stato norvegese che ha già presentato ricorso contro la sentenza.
Attentato a Monaco, cinque anni dopo la strage di Utoya
L'attacco terroristico a Monaco di Baviera si è verificato esattamente cinque anni dopo la strage di Utoya. Forse è solo un caso. Ma continuano ad arrivare indizi che potrebbero portare le forze dell'ordine ad indagare su una possibile "matrice bianca" dell'attentato al centro commerciale Olympia della città tedesca. La tv N24 ha riferito che una testimone oculare avrebbe sentito uno dei terroristi gridare "stranieri di m…". Non c'è ancora una conferma ufficiale sulla notizia che però viene riferita anche da un altro quotidiano tedesco, il locale Abendzeitung che cita altri testimoni, ma avverte che si tratta solo di "voci", almeno per il momento. Un altro testimone avrebbe sentito urlare: "Sono tedesco. Fottuti turchi".