Cina, operai protestano sul tetto della fabbrica e minacciano il suicidio (VIDEO)
I 150 lavoratori della Foxconn in Cina sono saliti sul tetto della fabbrica in cui lavorano e hanno minacciato di suicidarsi in massa, se l’azienda non avesse versato loro il sussidio di disoccupazione precedentemente pattuito. I dipendenti dell’azienda, situata a Wuhan, hanno portato avanti la protesta per qualche ora, determinati ad affermare le proprie ragioni. Lo stabilimento cinese produce componenti per importanti colossi dell’informatica, come Microsoft e Apple, ma anche Hewlett Packard e Sony.
Cina: protesta dei dipendenti della Foxconn|150 operai minacciano un suicidio di massa per il mancato versamento dell'indennità di disoccupazione
Secondo le associazioni dei diritti civili, il malcontento degli operai è sorto dopo che, il 3 gennaio, 300 dipendenti dell’impianto non hanno ricevuto l’indennità di disoccupazione, che l’azienda era tenuta a versare loro. Tale rifiuto ha scaturito l’insurrezione di oggi. La Foxconn, però, nega queste voci, fornendo una propria versione dei fatti, spiegando che la protesta non derivava dalla mancata erogazione delle somme pattuite, ma per la decisione dei vertici di spostare quei lavoratori in un altro settore produttivo.
Grazie alla mediazione del sindaco, i dipendenti sono scesi dal tetto, iniziando a lavorare alle loro consuete mansioni. Microsoft ora sta indagando sulla vicenda che ha coinvolto questa grande azienda, che conta ben 800 mila dipendenti in Cina e che, nel 2010, è stato teatro di diversi suicidi tra i membri che componevano il personale dipendente.