Cina: lotta alla droga tra condanne a morte e falò di cocaina
E' di pochi giorni la fa la notizia che la Cina, superato il Giappone, è diventata la seconda potenza economica mondiale: una scalata inarrestabile, un miracolo economico che, se da una parte ha portato cambiamenti in senso positivo, dall'altra ha generato nuovi problemi, come quello del vorticoso aumento del consumo di droga.
Ad essere iniziati al consumo di droga, sono soprattutto i “nuovi ricchi” che, spesso affascinati da modelli negativi di vita occidentale, vedono nella cocaina un prodotto ricreativo di lusso e di distinzione, quasi un simbolo di progresso, considerando anche che fino a non molto tempo fa la cocaina era del tutto assente sul mercato cinese. Aumenta anche notelvomente l'uso, da parte dei più giovani, dell’ecstasy e di altre droghe sintetiche.
Negli ultimi dieci anni il numero dei tossicodipendenti in Cina è aumentato enormemente tanto da superare le 800.000 persone schedate dalle autorità. Tra queste, il 78% consuma eroina, il 2,28% oppiacei e lo 0,19% morfina: dati inequivolcabili che vanno a sommarsi a quelli sulle quantità di droga sequestrate (più di 10 tonnellate all'anno) ed a quelli, ancora più allarmanti che vedono il paese del Dragone come il primo mercato al mondo per consumo di eroina, il principale produttore di metamfetamine e il decimo produttore di ecstasy.
Il governo cinese, ricordando anche che il declino della Cina dell'800 fu probabilmente dovuto al consumo di oppio "imposto" dalla Gran Bretagna, è ben conscio dei danni che il consumo di droga potrebbe arrecare ed ha adottato una politica molto repressiva che ha suscitato molte critiche da parte delle organizzazioni non governative che tutelano i diritti umani.
Dal 1990 esiste inoltre una Commissione Nazionale per il Controllo dei Narcotici e dal 2006 l’approvazione di leggi eccezionali consente di perseguire con ogni mezzo chi spaccia o fa uso di droga e nonostante Pechino abbia dichiarato la volontà di ridurre il ricorso alla pena capitale, le condanne a morte non solo non sono diminuite ma anzi, proprio per i reati legati al traffico di stupefacenti, sono aumentate a scopo deterrente. Inoltre spesso il materiale sequestrato alle bande criminali viene distrutto con falò molto scenografici per inviare così un messaggio forte agli spacciatori di droga come successo qualche giorno fa a Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, dove in un enorme falò è stata incendiata droga per il valore di diversi milioni di dollari come vediamo in questa foto tratta da Il Post.