A che punto è il vaccino sperimentale cinese contro il Covid
Sono quasi un milione le persone alle quali in Cina è stato somministrato un vaccino di emergenza per il Covid-19, ancora in fase sperimentale. Lo ha annunciato l'azienda China National Pharmaceutical Group (Sinopharm). Le autorità cinesi hanno rilasciato il vaccino a luglio, per gruppi selezionati di persone. Tra queste, funzionari di governo, studenti, persone che per ragioni di lavoro si recano all'estero. Secondo le affermazioni del presidente Liu Jingzhen le persone coinvolte avrebbero avevano viaggiato “in più di 150 paesi in tutto il mondo” e "non c'è stato un solo caso di infezione dopo l'inoculazione”. "Solo i singoli pazienti hanno avuto alcuni sintomi lievi", ha detto.
I dubbi sull'attendibilità dei risultati
Va però detto che tali dati hanno un valore molto relativo, perché le vaccinazioni eseguite in Cina non seguono un protocollo di sperimentazione. I cinque vaccini cinesi alla fase tre (l’ultima dei test prima della possibile approvazione) la stanno svolgendo all’estero (in Paesi come Emirati Arabi Uniti, Argentina, Perù, Egitto e Giordania) e al momento, a differenza di Pfizer e Moderna, non sono ancora arrivati ad annunciare dei risultati.
Cinesi tra i più propensi a vaccinarsi
Ciononostante, stando ad recente sondaggio, i cinesi si sono dimostrati tra i popoli più propensi a vaccinarsi contro il Covid 19, invogliati dai report entusiastici dei media di regime e dal fatto che gli stessi dipendenti delle società farmaceutiche si sono sottoposti alla vaccinazione. Il rischio però è che un vaccino non efficace potrebbe spingere chi lo riceve a sviluppare un falso senso di immunità, inducendolo ad abbassare la soglia della prevenzione.